Alimentazione e salute

0
899

La stomia, conosciuta nel linguaggio comune col nome di ‘deviazione’, è una derivazione all’esterno, generalmente sull’addome, definitiva o, più spesso, temporanea, dell’apparato intestinale o urinario. Tale tipologia di intervento implica un surplus di assistenza e un accompagnamento specifico, anche di carattere psicologico, con l’obiettivo di portare la persona alla riacquisizione della propria autonomia. Eseguita in seguito ad affezioni infiammatorie o tumorali dell’intestino tenue, del colon, della vescica o delle vie urinarie, convivere con una stomia rappresenta una fase delicata, complessa, che richiede aiuto e vicinanza. Per tale motivo, nel 2011, all’Ospedale Ramazzini venne istituito l’Ambulatorio di Stomaterapia, il cui obiettivo primario è quello di farsi carico dei pazienti nelle delicate fasi del pre, post-intervento e dimissione. Al centro dell’attività di questo fiore all’occhiello della struttura ospedaliera carpigiana, in grado di garantire una concreta continuità terapeutica tra nosocomio e territorio, vi sono l’addestramento dei pazienti affinché possano gestire la stomia in modo autonomo, la consulenze nei reparti, la distribuzione del materiale necessario agli stomizzati e la riabilitazione in un prossimo futuro del pavimento pelvico (una ginnastica perineale tesa a favorire l’allenamento dei muscoli del retto). “La Divisione di Chirurgia di Carpi, a partire dal 2008, ha investito moltissimo nel campo della patologia del colon-retto, tumorale e non, attraverso la creazione di percorsi multisciplinari, che coinvolgono anche diverse figure professionali, in grado di facilitare l’accesso del cittadino ai servizi sanitari, accelerare i tempi della diagnosi e, di conseguenza, favorire un tempestivo trattamento chirurgico e non. La presa in carico della persona con una patologia del colon-retto – spiega la dottoressa Margherita Gavioli, responsabile del Modulo di Chirurgia Colorettale dell’Ospedale di Carpi – non si è limitata alla sola terapia chirurgica ma, in stretta collaborazione col Distretto, diretto dal dottor Claudio Vagnini e con la dottoressa Lorella Rossi della Direzione Infermieristica, sono stati approntati dei servizi di supporto assolutamente necessari per chi tratta queste problematiche. Tra questi spicca l’Ambulatorio di Stomaterapia a servizio dell’intera Area Nord, dove, lo ricordiamo, vi sono 293 portatori di stomia, perlopiù temporanee (ne vengono eseguite circa 3-4 al mese). Il rapporto costante con gli altri reparti e i medici di famiglia è fondamentale per il bene dei pazienti: da soli non si va da nessuna parte”. E per garantire a queste persone un aiuto a tutto tondo, soprattutto di carattere psicologico, l’ambulatorio appoggia le iniziative di Aistom (Associazione Italiana Stomizzati) nata con l’obiettivo di sostenere la persona portatrice di stomia e tutelarne i diritti. E sarà proprio Carpi a ospitare, il 16 e 17 ottobre, presso l’Auditorium San Rocco, in occasione della Giornata mondiale dello Stomizzato, il convegno Aistom dal tema: I colori della salute. “Il convegno – prosegue la dottoressa Gavioli – non si rivolge soltanto ai portatori di stomia, bensì rappresenta una preziosa occasione per ascoltare consigli utili e tesi a prevenire patologie dell’apparato digerente e urinario”. Al centro della due giorni, nell’anno di Expo, si parlerà perlopiù di alimentazione e idratazione e lo si farà in modo piacevole e divulgativo, dando la parola a chef, esperti e medici, i quali offriranno una visione globale e variegata relativamente all’importanza di mangiare – e bere – bene per restare in salute. “Sarà un convegno sui generis, aperto ai pazienti e alla cittadinanza e accreditato per medici e personale sanitario in modo da permettere un proficuo confronto reciproco. La due giorni vuole diffondere stili di vita e abitudini corrette, valide per chiunque voglia mettere in atto quegli accorgimenti che favoriscono salute e benessere. Tra i relatori, accanto ai medici, tra cui il professor Filippo La Torre, chirurgo dell’Università La Sapienza di Roma, che parlerà del rapporto tra tumori e alimentazione, vi saranno anche esperti di cucina, quali lo chef siciliano Pietro Pupillo, da anni al fianco dei medici dell’Ospedale di Palermo per diffondere nelle scuole e sui social network i benefici della dieta mediterranea, ricca di verdura, frutta, pesce, riso e legumi. Durante il convegno si parlerà anche dell’impegno profuso dall’Ausl per garantire cibo di qualità ai pazienti ricoverati, assicurando, al contempo, una dieta rispondente alle necessità di ciascuno di loro attraverso l’intervento del direttore Amministrativo, dottoressa Francesca Isola, della responsabile del Servizio Dietetico aziendale,  dottoressa Laura Fantuzzi, e della Cir, fornitore delle mense ospedaliere, la dottoressa Lorella Vignali. Sarà davvero un’occasione di confronto, riflessione e arricchimento. Per tutti, medici compresi”. Ad aprire i lavori, accanto al sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, vi sarà anche il direttore generale dell’Asl, dottor Massimo Annichiarico, mentre il vescovo di Carpi, monsignor Francesco Cavina, saluterà i presenti sabato mattina e rifletterà sull’importanza del rapporto medico – paziente: “un rapporto di alleanza – sottolinea la dottoressa Margherita Gavioli – fondamentale per l’intero processo di cura. Stabilire una relazione all’insegna di fiducia e vicinanza è impegnativo ma indispensabile”. Tra i progetti in fase di definizione spicca poi “il percorso di supporto post chirurgico del paziente oncologico attraverso la riabilitazione dello sfintere anale, una volta eliminata la stomia temporanea e l’avvio dell’idrocolonterapia, un metodo delicato ed efficace anch’esso in grado di migliorare la funzionalità dell’intestino e la continenza dello sfintere dopo interventi chirurgici sul colon”, conclude la dottoressa Margherita Gavioli.
Jessica Bianchi