Il dl Enti locali, varato oggi dalla Camera dei deputati, contiene importanti novità per le aree del cratere sismico. Innanzitutto viene conformata la proroga del termine per iniziare la restituzione delle rate del mutuo acceso dalle imprese per pagare le tasse: non più il 30 giugno, ma il 31 ottobre del 2016. Le rate saranno poi diluite nel tempo: il pagamento avverrà ogni sei mesi, dal giugno 2017 fino a dicembre 2020. I Comuni, inoltre, potranno beneficiare di una riduzione graduale dei tagli al Fondo di solidarietà, da cui, finora, erano stati esentati. Il taglio avrebbe dovuto scattare, tutto insieme, dal 1° gennaio del 2017, ora avverrà in maniera graduale, spalmato su quattro anni. Prevista anche la possibilità per la Regione Emilia-Romagna (ma anche per Lombardia e Veneto), nonché per i Comuni e le Prefetture impegnate nella ricostruzione, di assumere personale a termine, nel biennio 2017 e 2018, in deroga ai limiti vigenti per il resto della Pubblica amministrazione. Disposta, infine, anche una proroga al 30 settembre 2016 (al posto del 30 giugno) per la comunicazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze delle spese sostenute per affrontare la ricostruzione. “Sono tutte misure – spiegano i deputati modenesi del Pd Davide Baruffi e Manuela Ghizzoni – che erano state sollecitate dagli imprenditori e dalle loro associazioni e dai Comuni. Ancora una volta, grazie al lavoro congiunto con il territorio, la Regione, noi rappresentanti in Parlamento e il Governo, si è riusciti a dare una risposta concreta alle esigenze della ricostruzione. Ricordiamo, infatti, che nonostante il decreto debba ancora completare un ultimo passaggio in Senato per la definitiva conversione in legge questo avverrà in tempi brevi, un paio di settimane al massimo, e nello stesso testo, licenziato dalla Camera, su cui il Governo ha posto la fiducia”. Non nel decreto, ma in un ordine del giorno presentato dal Pd è contenuto, inoltre, un ulteriore impegno del Governo a ripristinare, nel primo provvedimento utile, l’esenzione, finora rispettata per i Comuni del cratere sismico, dal ricorso alla centrale unica di acquisto, un sistema che, se applicato anche in quest’area, potrebbe rallentare i tempi della ricostruzione. “Il Governo ha riconosciuto, anche in questo caso, la peculiarità della ricostruzione post-sisma – confermano Baruffi e Ghizzoni – e accogliendo il nostro ordine del giorno, si impegna a prevedere una deroga alla normativa generale prevista dal nuovo Codice degli appalti”.