La storica università parigina Sorbona rappresenta per molti studenti di tutto il mondo non solo una tappa importante nella propria carriera universitaria, ma un sogno che si realizza: studiare nell’ateneo che ha ospitato grandi menti del passato, che è stato testimone di rivoluzioni, cambiamenti, proteste e, soprattutto, è stato patria di cultura e tradizione per secoli.
Anche la studentessa carpigiana Giulia Marrone, classe 1992, ha subito il fascino della prestigiosa università situata nel cuore del quartiere latino di Parigi, e ha deciso di trascorrere lì un anno accademico.
“Sono iscritta al terzo anno del corso di Laurea in Scienze della Cultura – ha raccontato Giulia – e da settembre mi sono trasferita a Parigi per studiare presso l’Universitè Paris 1 Pantheon Sorbonne nell’ambito del progetto Erasmus, a cui sono stata ammessa dopo aver superato alcuni colloqui. La Sorbona è uno degli atenei più antichi e importanti d’Europa e il pensiero di farne parte e sedermi tra i banchi in cui secoli prima sedettero personalità come Tommaso d’Aquino, Honorè de Balzac, Claude Bernard e Levi-Strauss mi sembra un sogno e soprattutto un privilegio.
Il mio contratto ha una durata di sei mesi ma ho già portato avanti la domanda a entrambi gli atenei di poter proseguire gli studi qui a Parigi per tutto l’anno accademico”.
Come è stato l’impatto in questa rinomata università?
“L’organizzazione sia pedagogica che amministrativa è totalmente diversa rispetto a quella italiana. La scelta dei corsi da frequentare è molto più ampia ed è possibile sceglierli in base ai propri interessi. Per ogni materia, oltre alle lezioni frontali, sono offerti corsi di approfondimento accompagnati da lavori di gruppo che portano a una valutazione parziale che contribuisce a fare media con la votazione finale degli esami.
La vita accademica qui è tanto dura quanto appagante: è un’università con molte aspettative e quindi c’è molto da studiare, ma l’ambiente permette di lavorare bene e sentirsi a proprio agio. Lo studente straniero è seguito in tutto e per tutto tramite associazioni interne all’ateneo che offrono un solido appoggio ai ragazzi. Siamo tantissimi stranieri provenienti da tutto il mondo ed essendo sulla stessa barca ci aiutiamo tanto reciprocamente. Oltre all’università è estremamente stimolante l’opportunità di conoscere persone di culture diverse: ho fatto amicizia con ragazze e ragazzi francesi, tedeschi, spagnoli e colombiani che considero miei compagni d’avventura.
E’ impagabile parlare in lingue diverse e imparare ogni giorno qualcosa di nuovo su altre culture”.
Cosa ti piace della tua vita a Parigi? Il tuo futuro lo vedi lì?
“Parigi è una città che ha tutto da offrire a noi giovani ed è un ottimo trampolino di lancio. Una volta presa la laurea il mio desiderio è quello di proseguire con gli studi ed entrare nell’ambito dei Beni Culturali, unendo alle conoscenze storiche lo studio delle bellezze artistiche e culturali.
A tale scopo ho considerato vari atenei italiani ma la proposta formativa qui a Parigi e in altri paesi europei è davvero molto allettante, per cui sto seriamente considerando l’idea di proseguire gli studi all’estero”.
Quindi il tuo desiderio è di lavorare nell’ambito storico-artistico?
“Esattamente e trasmettere agli altri la grande passione per queste due materie così come mi è stata trasmessa dai nonni Amos e Vanda che hanno vissuto in prima persona il dramma della grande guerra.
Passando gran parte della mia infanzia sotto la loro cura ho ascoltato tante volte i loro racconti e le loro esperienze di vita, alimentando la mia voglia di approfondire gli eventi che sono accaduti e sviluppando il mio senso critico. Intanto però voglio assorbire il massimo da questa esperienza che sto vivendo a Parigi, per portarla a termine nel miglior modo possibile”.
Chiara Sorrentino