Il debutto in un musical del musicista carpigiano Luca Zannoni – pianista, arrangiatore e compositore che ha all’attivo la collaborazione con diverse formazioni – nasce sotto una buona stella, anzi tre, quelle luminose di Cristina Mazzavillani Muti, Greg Ganakas e Alessandro Cosentino, rispettivamente la produttrice, il regista e l’autore delle musiche rivisitate in chiave moderna dello spettacolo teatrale Mimì è una civetta, una produzione Ravenna Festival, presentata al pubblico il 10, il 13 e il 15 dicembre scorsi al Teatro Alighieri di Ravenna, dove ha registrato il tutto esaurito. “Devo tutto al mio amico Alessandro – ha confidato Zannoni – con cui lavoro nell’ambito del progetto cantautorale CanClan. E’ stato lui a volermi nella band (ndr gli altri componenti sono Federico Galieni e Gabriele Palumbo ai violini, Riccardo Almagro alla chitarra, Blake Franchetto al basso, Tommy Ruggero alla batteria, e i solisti Simone Zanchini alla fisarmonica e Fabrizio Bosso alla tromba) di questa straordinaria opera commissionata dalla signora Muti, presidente e anima del Ravenna Festival, e diretta dal regista newyorkese di fama mondiale Greg Ganakas. Cosentino, nonostante la giovane età, è stato scelto per le sue notevoli doti di compositore per rielaborare la partitura de La Bohème di Giacomo Puccini. L’idea di partenza era quella di avvicinare a questo classico della lirica un tipo di pubblico differente. Il risultato finale è stato straordinario perché è riuscito a rispettare le linee melodiche originali, creando un impianto d’insieme in chiave del tutto moderna: ritmi swing e gypsy iazz, sonorità pop e percussioni rock, con aperture alle avanguardie novecentesche e ai sound elettronici”.
Come è stato l’impatto con questo genere teatrale per te completamente nuovo?
“E’ stato impegnativo ma molto gratificante. Le prove sono durate oltre un mese, durante il quale mi recavo quasi quotidianamente a Ravenna. Giorni intensi di fatica e adrenalina. Credo che il musical rappresenti per un musicista la sfida più ardua, sia per quanto riguarda le fasi di ideazione e progettazione, che per la successiva realizzazione. Si vive la musica a 360°, a tuttotondo, in sinergia con altre figure artistiche. Lavorare con professionisti internazionali del calibro di Ganakas, con eccellenti musicisti, giovani e talentuosi attori e danzatori, tecnici e addetti ai lavori di grande bravura, è stata un’esperienza ricca ed emozionante, e il lungo e caloroso applauso del pubblico al termine di ogni esibizione è stata la ricompensa per il duro lavoro svolto da tutti noi”.
Ganakas, avvalendosi di uno staff creativo di altissimo livello composto da Vincent Longuemare alle luci, Davide Broccoli per il video programming e Alessandro Lai per i costumi, colloca la protagonista Mimì nelle atmosfere del cinema muto degli Anni Venti, prendendone a prestito non solo le evocative immagini in bianco e nero, ma adottandone anche i tempi e i ritmi della narrazione. Una sorta di “montaggio” in cui recitazione, canto e danza interagiscono, muovendo il cast di cantanti, l’ensemble di ballerini e interpreti e la stessa band su agili e dinamiche geometrie di scale e passerelle metalliche. Per il momento sono già cinque i teatri in tutta Italia che ospiteranno lo spettacolo nella stagione 2016-2017, ma se ne potrebbero aggiungere altri. “Sarebbe bello riuscire a portare l’opera anche a Carpi – ha chiosato Zannoni – il nostro è un teatro piccolo ma ricco di storia e fascino, e sarebbe una splendida cornice per questa opera divertente e raffinata”.
Chiara Sorrentino