Orientarsi alla grande

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Il 28 gennaio scorso, al Liceo classico San Carlo di Modena si è svolto un incontro di orientamento al mondo universitario e lavorativo aperto a tutti gli studenti del quarto e quinto anno. Franco Rubbiani, di Lapam Federimpresa Modena, ha parlato ai ragazzi circa l’evoluzione del mercato del lavoro locale, alla luce dei dati statistici che vedono gli alunni del San Carlo preferire facoltà come Economia e Giurisprudenza a studi letterari. A illustrare gli indirizzi universitari ci hanno poi pensato alcuni ospiti prestigiosi, tra cui i presidenti degli Ordini professionali Alessandro Clò (commercialisti), Nicolino D’Autilia (medici), Anna Allesina (architetti) e Augusto Gambuzzi (ingegneri). Dopo un’interessante e dettagliata spiegazione circa le varie carriere che si possono intraprendere scegliendo la Facoltà di Medicina, il dottor Nicolino D’Autilia, ha commentato molto positivamente l’iniziativa di orientamento organizzata dal Liceo San Carlo.

“Mi pare una modalità di orientamento corretta. Ho sempre aderito volentieri a questa attività perché io, ai miei tempi, possibilità del genere non ne ho mai avute. Credo sia un’occasione importante per i ragazzi: permette di capire quanto sia ampia la gamma delle facoltà esistenti all’interno del mondo universitario e regala ai giovani, indipendentemente dalle scelta che faranno, un flash circa le loro possibilità occupazionali future. La professione di medico ha sempre esercitato un certo fascino – ha poi concluso – curare le persone è sempre stato uno dei sogni dell’uomo, ciò non toglie che tale percorso sia estremamente complesso e richieda grande studio e motivazione. Inoltre, se il mercato del lavoro chiede l’impiego di determinate figure professionali rispetto ad altre, credo sia fondamentale che gli studenti ne tengano conto nell’operare qualsiasi scelta”. A Michele Smargiassi, editorialista e membro del consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti, è stato invece affidato il compito di presentare le prospettive nel campo della comunicazione. Smargiassi ha raccontato in cosa consiste il mestiere di giornalista, a partire dalla deontologia professionale sino alla distinzione tra pubblicista e professionista.

“Quello del giornalista è un lavoro duro ma anche uno dei più eccitanti del mondo per le possibilità che ti offre! Il giornalismo è una pietra angolare della democrazia: qualsiasi regime non garantisca la libertà di stampa non può essere definito democratico”. Secondo Smargiassi, il compito dei giornalisti è quello di “selezionare la conoscenza, non limitandosi a riportarla o a riscriverla a proprio piacimento, bensì dando una priorità alle notizie. Per questo – ha concluso – sono preoccupato per il crescente fenomeno delle notizie via web, le quali non provengono da fonti attendibili e qualificate come quelle di un giornale riconosciuto”. I ragazzi si sono mostrati curiosi: scegliere un indirizzo lavorativo è difficile e molti subiscono pressioni esterne. Una studentessa, ad esempio, ha dichiarato d’essere interessata a Medicina non solo per passione bensì perché la professione di medico è una tradizione nella sua famiglia. Positivo e unanime il giudizio degli studenti relativamente all’iniziativa: “sono rimasto piacevolmente sorpreso, c’erano diverse attività, non mi aspettavo tanta organizzazione’’, ha commentato Andrea Farina.

“Gli esperti – aggiunge Tommaso Vernikov – mi sono sembrati preparati e molto disponibili a rispondere alle nostre domande. E’ stato utile parlare con loro per farci un’idea di quello che ci aspetta in futuro e chiarire i nostri dubbi”. Alle sue parole sono seguite quelle di Alice Guaitoli: “il lavoro di orientamento è utile. Da sola faticherei considerata la mole di studio a cui sono sottoposta in vista della maturità”. “Ti basta partecipare alle conferenze per capire immediatamente quali facoltà non fanno per te”, sorride Stefano Miglioli. Tra i dubbi emersi durante i confronti con gli esperti vi è stata anche la paura, espressa da alcune studentesse, “di non essere rispettate sul posto di lavoro in quanto donne”. Ma questa è un’altra storia.

Giovanni Melegari e Veronica Veratti