Facebook non è solo uno ‘sfogatoio’

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Crescono di numero e maturano i gruppi Facebook. Il social network ospita pagine di discussione fra membri che si iscrivono al medesimo gruppo e quelle relative a Carpi non sono più ispirate solamente alla frivolezza. Dopo il gruppo Negozi di Carpi dove è possibile far conoscere la propria attività, dopo A Carpi chi cerca trova dove si cerca e si offre qualsiasi cosa dal ristorante al corso in palestra, dopo Carpi Differente dove si discute di spazzatura e raccolta differenziata, è nato Riprendiamoci il cuore della città, per “raccogliere pareri e consigli dei carpigiani, su come risolvere determinati problemi, che assillano i cittadini. Non vuole essere l’ennesima vetrina nella quale pubblicare solo foto di spazzatura e degrado, ma un modo di offrire i propri consigli per migliorare insieme e riprenderci la nostra città. Questa pagina, pur avendo un’identità ben precisa, non ha un colore politico di riferimento e non sta sotto nessuna bandiera. E’ solo l’amore per la nostra città che ci fa desiderare il meglio per essa. Riprendiamoci il cuore della città”.
L’intento è nobile: migliorare Carpi senza ridurre lo spazio virtuale a uno ‘sfogatoio’ di rabbia e frustrazioni. “Trovo che il confronto tra noi cittadini sia un valore importante. Spesso ho esternato le mie osservazioni alle istituzioni preposte ma una goccia non forma un oceano… e io mi sono sentita spesso questa goccia. Spero che questo gruppo possa aver ascolto e soprattutto la possibilità di interagire”.
La sicurezza è il tema che più agita i membri del gruppo: che si tratti di una signora derubata del portafogli o dell’ennesima rissa (7 febbraio) in via Berengario all’angolo con via Rocca. “Abbiamo segnalato più volte il degrado di questa via, noi commercianti siamo disperati!” si legge nel post. Il dibattito si infiamma anche quando si tratta di avanzare proposte per rendere più viva Piazza Martiri, “viva sempre, non solo per la Notte Bianca”, “magari con più verde ma non aperta al traffico”. Il decadimento inarrestabile dei centri storici evoca i nostalgici ricordi e allora si torna indietro con le immagini della fontana di Flora quando ancora abbelliva Piazza Garibaldi “Ora Flora è relegata nel parcheggio di Piazzale Ramazzini ed è lasciata a se stessa”.
Ma la poesia finisce subito per tornare alla realtà di ciò che si può migliorare: “voglio segnalare un disagio di Carpi: trovare parcheggio per andare all’ospedale è allucinante. Le vie sono invase dalle macchine che girano, girano, provocando anche una bella dose di smog, nella vana speranza di trovare un posto”. La segnaletica orizzontale con gli stalli bianchi disegnati a terra ha certamente contribuito a mettere ordine ai parcheggi selvaggi, ma il gruppo Riprendiamoci il cuore della città è c’è chi propone di costruire un parcheggio a più piani nel piazzale dell’Ospedale. Altro che parcheggio interrato alla Meridiana…
Sara Gelli