UnITI per differenziarci

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Le classi terze dell’Istituto Leonardo Da Vinci sono state impegnate dal 29 febbraio al 12 marzo nell’attività di alternanza scuola-lavoro, facendo simulazione di impresa. UnITI per differenziarci è il titolo del progetto scelto dagli studenti di terza dell’indirizzo Chimica – Biotecnologie Ambientali. Il loro obiettivo? Progettare un piano di raccolta differenziata dei rifiuti efficace, da applicare all’interno dell’istituto scolastico. I ragazzi si sono dimostrati entusiasti e hanno collaborato fattivamente partecipando a un utile sondaggio proposto a scopo di indagine preliminare. Oggi a scuola si producono quasi esclusivamente rifiuti indifferenziati ma, secondo un’indagine, si è calcolato che questa proporzione si potrebbe invertire e solo l’8% rimarrebbe destinato alla raccolta indifferenziata, mentre il 92% dei rifiuti potrebbe essere riciclato come carta, vetro, alluminio, plastica e organico.
“Questo progetto – spiegano gli ideatori della 3 ACH – porterà vantaggi dal punto di vista economico: la diminuzione del pagamento della tariffa sui rifiuti indifferenziati equivarrà a un aumento delle risorse dell’istituto utilizzabili per acquistare materiale didattico”.
Fondamentale anche la valenza green del progetto che punta a creare una maggiore sensibilità verso l’ambiente. “La nostra proposta – proseguono i ragazzi – prevede di istituire all’interno del Vinci un programma di formazione rivolto a studenti e insegnanti sulla necessità di differenziare i rifiuti anche a scuola”. Il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente sono infatti obiettivi fondamentali per questi giovani che si stanno preparando a diventare cittadini consapevoli e attivi.
In queste due settimane gli studenti hanno lavorato autonomamente in sei gruppi, ognuno col proprio compito, secondo un metodo di apprendimento cooperativo. I ragazzi con il ruolo di eco-rappresentanti si occuperanno di controllare la qualità della raccolta differenziata, della formazione degli utenti della scuola e della pubblicizzazione del progetto.
“Una collaborazione importante – concludono gli studenti – è stata quella di Aimag: ci ha fornito i materiali e le informazioni di cui avevamo bisogno per organizzare il nostro progetto. Un tentativo era già stato fatto una decina di anni fa nella scuola ma purtroppo era fallito. La nostra speranza – sorridono – ovviamente è di farcela, con l’aiuto e il sostegno di tutti”.

 

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