Tra esigenze di protezione e libertà di autodeterminazione

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Un percorso di approfondimento sugli strumenti per la tutela dei soggetti più deboli. Nasce da questa esigenza L’amministratore di sostegno tra esigenze di protezione e libertà, la tavola rotonda promossa da Fondazione Progetto per la Vita e Università Libera Età Natalia Ginzburg. L’evento si terrà presso la Casa del Volontariato di Carpi giovedì 28 aprile alle ore 20.30.  L’amministratore di sostegno nasce come alternativa a interdizione e inabilitazione, per proteggere persone che per malattia, disabilità o altri problemi non sono in grado di prendersi cura di se stessi e dei propri interessi.
Potenzialmente, tutti possono trovarsi a dover svolgere questo incarico per un loro congiunto, o essere un giorno in una situazione di debolezza e fragilità tali da rendere necessaria la nomina di un amministratore per se stessi. Sapere di cosa si tratta è dunque senz’altro utile.
Ospite principale sarà Emilia Grandi, autrice de L’amministratore di sostegno a Modena, volume che analizza tutti i decreti di nomina di amministratore di sostegno emessi dal Tribunale di Modena fino a giugno 2013.
I dati raccolti servono per capire cosa sia l’amministratore di sostegno sulla carta e come tale istituto giuridico sia stato applicato nella pratica, al fine di formulare un quadro quanto più possibile aderente alla realtà, per riflettere su 10 anni di applicazione dell’istituto e sulle sue prospettive future.
A dialogare con Grandi, gli avvocati e membri della Commissione giuridica della Fondazione Progetto per la Vita, Ruggero Fregni e Manuela Toni.

 

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