E’ stata una serata speciale quella del 3 maggio scorso. Una preziosa opportunità per gli adulti di lasciarsi incantare dalla creatività e dalla gioiosa freschezza dei giovani e per questi ultimi di dimostrare quante carte possano giocarsi per costruirsi un futuro su misura. L’occasione l’ha fornita la conclusione del percorso di Alternanza Scuola Lavoro, Simuliamo un’impresa: a project work, delle otto classi terze dell’Itis Leonardo da Vinci di Carpi. Nella cornice del Circolo Loris Guerzoni, una giuria ha proclamato i due migliori progetti ideati dagli studenti. A fare gli onori di casa, il dirigente scolastico Paolo Pergreffi: dopo le polemiche che hanno coinvolto l’istituto tecnico, fiore all’occhiello del nostro territorio, non ha potuto fare a meno di lanciare una stoccatina nel commentare l’articolo 4 della Costituzione italiana. “Lavorare è un diritto e noi abbiamo il dovere di svolgere un’attività capace di concorrere al progresso della nostra società. Nella vita ci tocca lavorare! La disoccupazione giovanile nel nostro territorio si assesta intorno al 6% mentre nel resto del Paese arriva al 40%. L’alternanza Scuola Lavoro si pone il preciso obiettivo di facilitare l’inserimento dei ragazzi nel mercato del lavoro: una fortuna che non tutti i giovani hanno”. Il dirigente ha poi ribadito “il consolidato rapporto del Da Vinci col tessuto imprenditoriale del territorio” attraverso una lunga e solida tradizione di stage aziendali ritenuti “indispensabili per la formazione degli studenti”. Uno strumento, gli ha fatto eco Maurizio Macciantelli dell’Ufficio scolastico della Provincia di Modena, “certamente migliorabile ma che costituisce una modalità didattica in grado di aprire le scuole alla realtà circostante, dalla duplice funzione, orientativa e di costruzione di competenze, come ha sottolineato il ministro Fedeli”. Preziosa è stata la presenza dei tutor aziendali che hanno seguito i ragazzi e di LegaCoop, Cna e Unicredit che hanno fornito seminari gratuiti svolti dai propri esperti e attinenti ai temi legati allo sviluppo d’impresa. Fondamentale poi l’organizzazione e il supporto dello staff dei docenti, a partire dalle professoresse Tonia Bellino e Simona Fregni. “Ogni classe – ha spiegato la vicepreside Simona Montorsi – partendo da un’idea imprenditoriale ha creato un servizio e lo ha commercializzato simulando l’attività di un’impresa o di una cooperativa. I ragazzi si sono assegnati ruoli e compiti mediante un organigramma, hanno individuato un mercato di riferimento, hanno prodotto business plan, materiali tecnici e informativi, siti web, presentazioni multimediali… Sono stati davvero bravissimi, soprattutto se pensiamo che questi giovani sono solo all’inizio del loro percorso di specializzazione”. Durante la serata, presentata dagli studenti Valeria Gazzotti e Jomae Darko, una giuria ha visionato gli otto progetti presentati dai rappresentanti delle varie classi e ha assegnato due premi: quello per la Miglior Impresa è stato conquistato dalla 3A Elettronica, quello per il Miglior progetto è andato alla 3A Chimica, assegnata anche una menzione speciale, per la complessità del prodotto creato, alla 3C Meccanica. Nicola Capone e Cosmin Chirila della 3A Elettronica hanno presentato E-Sy: una presa demotica da applicare a qualsivoglia elettrodomestico. Federico Malvezzi, Martina Di Vizio, Samuele Sabadini e Saini Sukhpreet di 3A Chimica hanno invece raccontato Body Care: società cosmetica che produce detergenti per il corpo completamente naturali, dal sapone liquido alle eco saponette. Menzione speciale per The dog’s dream, il distributore di crocchette per cani creato dai ragazzi della 3C Meccanica descritto da Federico Galaverni, Michele Guidetti e Simone Pasquali.
Jessica Bianchi