Malati cronici, come assisterli nel miglior modo possibile

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Carpi celebra la Giornata regionale del caregiver, sabato 26 maggio, con un importante convegno sulla Gestione delle cronicità nell'assistenza ai familiari non autosufficienti: l'appuntamento è alle 9:30, all'auditorium Loria, dove interverranno rappresentati del Ministero della salute, del Censis, dell'Ausl di Modena, dell'Unione comunale Terre d'Argine, oltre ad associazioni e singoli caregiver; previsti anche una video-testimonianza dell'ex-ginnasta olimpico Juri Chechi, e un saluto registrato per l'occasione da Gianni Morandi.
Nel corso della mattinata saranno presentati inoltre risultati e proposte del gruppo di lavoro cui hanno partecipato operatori sanitari e assistenti sociali, per definire quali sinergie tra servizi sociali e cure primarie possono sostenere il caregiver familiare.
Spiega Loredana Ligabue, della cooperativa Anziani e non solo, anche quest'anno anima e motore del mese di iniziative: "per affrontare le problematiche della cronicità occorre fare sempre più prevenzione, educazione, empowerment del paziente, ma anche riconoscere e sostenere i caregiver e integrare cure familiari e cure professionali. I dati parlano chiaro: in Italia un over 65 su due ha una o più malattie croniche gravi, e il 23,1% degli anziani ha gravi limitazioni motorie; la forte riduzione di autonomia personale riguarda oltre un anziano su dieci, e nel 2028 gli over 65 non autonomi saranno più di sei milioni. A fronteggiare questa situazione sono in primo luogo i familiari: 7.293.000 sono i caregiver familiari in Italia, dei quali 2.146.000 impegnati nell'assistenza più di 20 ore la settimana (119.362 solo in Emilia-Romagna)".
L'iniziativa di sabato chiude la parte carpigiana del Caregiver Day 2018: questa ottava edizione, curata e organizzata come le precedenti da Anziani e non solo con il sostegno dell'Unione Comuni Terre d'Argine e il patrocinio di Ausl, Regione e Carer, si concluderà infatti lunedì 28 a Bologna, nell'Aula magna regionale (viale Aldo Moro 30) con il convegno La cura al centro: secondo atto. La partecipazione è libera.