Chi è il medico Pescetelli, candidato sindaco dei civici

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“Vi racconto chi sono io” esordisce Michele Pescetelli, 40 anni, candidato sindaco della lista civica Carpi Futura, alla sua prima apparizione pubblica venerdì 22 febbraio affiancato da Davide Lugli e Rita Bosi. Duecento le persone che affollano la Sala Loria. “Moltissimi mi conoscono come medico e mi occupo di organizzazione dei servizi sanitari in Ausl, sono sposato e ho tre figlie, ho un passato di agonismo nel calcio e di educatore in parrocchia”.

Carpi Futura lo ha scelto per le sue competenze nell’organizzazione di un’azienda pubblica di servizi e per la sua attitudine al gioco di squadra “di cui Carpi ha tanto bisogno per superare gli individualismi del presente”.

Si è fatto tante domande da quando Carpi Futura gli ha avanzato la proposta di candidarsi sindaco a Carpi ma “ho superato tante difficoltà nella vita e oggi non ho paura di prendermi questo impegno con l’appoggio delle competenze che ci sono in Carpi Futura e nella speranza di poter contribuire al bene comune. Carpi Futura chiama ognuno di voi per quello che ognuno può dare”. È un appello rivolto ai carpigiani sfiduciati e disillusi quello di Pescetelli che invita a “connettere le vostre idee con le nostre” per superare le due contraddizioni che per la lista civica sono più evidenti: un Comune che è sempre più ricco mentre i cittadini sono sempre più poveri e un’amministrazione che controlla e organizza la vita cittadina sempre nel medesimo modo da decenni mentre le migliori energie devono andare altrove. Per il medico, “un governo che è al potere da sessant’anni è una patologia: se in tutti questi anni non è stato capace di invertire la rotta, non succederà certo adesso: è tempo di cambiare”.

Cambiare per fare cosa? Ci sarà tempo nei prossimi mesi per scendere nel dettaglio del programma elettorale ma l’ispirazione di fondo è quella di “liberare l’energia dei cittadini per fare di Carpi una città ambiziosa, dinamica e competitiva aperta alle innovazioni”. E non è un caso se al fianco di Pescetelli c’è Davide Lugli, imprenditore nel mondo informatico, col sogno di portare a Carpi “un pochino dell’innovazione che ho sperimentato nel mondo dove ci sono città anche di più piccole dimensioni ma che si connettono con modalità nuove e si organizzano diversamente. Carpi sta diventando una città dormitorio”.

Carpi Futura è crescita in questi dieci anni ma “lo shock più grande è vedere persone così diverse, quasi incompatibili, impegnarsi insieme con un obiettivo comune: Carpi. Questa è una forza su cui  i partiti non possono contare. Tante cose si possono fare ma se continuiamo a delegare un gruppo di persone per quanto ottime non si svolterà mai e Carpi non ha cinque anni davanti: si rischia di prendere una piega difficile da recuperare”.

“Per avvicinarsi a noi e respirare un clima diverso – aggiunge Rita Bosi, avvocato, vicepresidente di Carpi Futura – non c’è bisogno di una preparazione tecnica specifica: basta semplicemente essere a conoscenza di un problema e avere voglia di risolverlo”.

 

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