Alzare lo sguardo per aiutare e farsi aiutare

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“Sviluppare un mondo in cui siamo tutti più genitori per i nostri figli e per quelli degli altri” è questo l’intento del progetto Reti di famiglie accoglienti (www.retidifamiglie.it), promosso dall’associazione Venite alla festa, per sostenere la genitorialità attraverso azioni diverse con grande attenzione alle specifiche esigenze delle comunità locali, sviluppando competenze, arricchendo il tessuto sociale e promuovendo un’evoluzione del rapporto tra pubblico e privato sociale.
A Carpi l’incontro di presentazione si è tenuto lo scorso 14 marzo all’Auditorium Rustichelli, i prossimi sono in programma a Soliera (22 marzo, Centro culturale Il Mulino, alle 21), a Novi (giovedì 4 aprile, Sala consiliare Bigi Velde, alle 20.30), a Campogalliano (martedì 9 aprile, alle 21, Museo della Bilancia).
“L’accoglienza è la sfida del nostro tempo – esordisce Daria Vettori, psicologa e formatrice – perché i più sono convinti che solo poche famiglie si possano permettere di farla, senza rendersi conto di compromettere la risposta a bisogni primari, come sono le relazioni”.
Convinti di essere sempre presenti, connessi e ‘sul pezzo’, “non ci rendiamo conto che veniamo privati di qualcosa di fondamentale: non ci siamo quando siamo con l’altro, non ci prendiamo cura di lui, non riusciamo a ‘sintonizzarci’ con lui”.  E così, nella frenesia ossessionante di essere multitasking, non ci si rende conto che è importante cercare nella relazione quell’intimità che ci fa stare bene e di cui siamo sempre meno capaci: succede a quei bambini scarsamente empatici e che non si accorgono del dolore altrui perché sperimentano troppo poco il prendersi cura degli altri.
“Accogliere in casa un estraneo è un’esperienza con una valenza fortemente educativa. Far vedere a mio figlio che non vado a testa bassa ma alzo gli occhi per incrociare lo sguardo di chi è in difficoltà: questa è promozione dell’accoglienza e con poco si può cambiare il mondo. Dobbiamo chiederci in modo potente come vogliamo essere visti dai nostri figli, come vogliamo essere ricordati ai nostri nipoti” conclude Vettori.
Fare accoglienza non da soli è più divertente e più utile: l’idea dell’associazione Venite alla Festa con alcune associazioni partner (Gruppo Aiuto Allattamento Materno Carpi; Centro Aiuto alla Vita di Carpi Mamma Nina; Circolo Anspi don Milani Limidi e Associazione La Festa Limidi) insieme alla Cooperativa Eortè è proprio quella di attivare e perfezionare, sul territorio dell’Unione Terre d’Argine, l’esperienza delle Reti di famiglie “entrando a far parte di un gruppo per rispondere alle difficoltà di altri nuclei” spiega Alberto Battini.
Le testimonianze di Sandra e Paolo aiutano a calare nel concreto il progetto: dalla necessità di trasporto dei bambini all’esigenza di sostenerli nei compiti, piccole cose ma in grado di comunicare alle famiglie o ai genitori single che qualcuno si occupa di loro e che non sono soli.
“La Rete vuole quindi essere una proposta di esperienza di gruppo, oltre che di servizio, basata sulla condivisione delle scelte di solidarietà: un gruppo di persone e famiglie capaci di porsi in atteggiamenti di aiuto e di ascolto sia reciprocamente, tra loro, che verso l’esterno” conclude Battini esortando i presenti alla serata, e non solo loro, ad aderire per intraprendere il cammino di costruzione di Reti di famiglie accoglienti.
Sara Gelli

 

 

 

 

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