Al Meucci gli studenti sospesi fanno volontariato

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Hanno mancato di rispetto ai docenti assumendo atteggiamenti strafottenti, hanno imbrattato l’edificio scolastico oppure hanno arrecato danno a un compagno. Per gesti gravi e reiterati meritano la sospensione, ma che senso ha passarla in casa a guardare il soffitto?

“Grazie al progetto VOLOntariato per crescere, attivo da cinque anni, in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato di Carpi, invece di trascorrere il tempo a casa senza far niente, gli studenti sospesi possono rendersi disponibili per un totale di almeno dodici ore di volontariato al servizio degli altri” spiega Rossella Grillenzoni, docente di lingua francese all’IIS Meucci di Carpi. L’iniziativa è stata attivata cinque anni fa e sono almeno una quindicina all’anno gli studenti che aderiscono partecipando “ad attività che sensibilizzano alla cittadinanza attiva con percorsi di lavoro presso alcuni enti che si sono resi disponibili: gli studenti trascorrono, in presenza di un tutor, alcune ore della settimana, il corrispettivo della loro sospensione, insieme ad anziani, disabili o ragazzi con disagio mentale, un esercizio che li costringe a stare dall’altra parte e a sviluppare empatia”.

Le attività che svolgono sono personalizzate e tengono conto delle esigenze del singolo studente: se non è stato rispettoso, si costruisce per lui un percorso in cui deve prestare particolare attenzione alle problematiche dell’altro, incoraggiando la cultura del dialogo e del rispetto reciproco. Nel caso di famiglie problematiche si cercano attività che non interferiscano con le fragilità della famiglia stessa.

A Carpi gli studenti possono rendere il loro servizio presso la Residenza per anziani Stella, la Struttura per anziani Il Carpine, la Cooperativa Nazareno, il Centro semiresidenziale socio riabilitativo Emmanuel, la Croce Rossa, il Coro Ushac e quello dei malati di Parkinson Le Nuvole.

“Il bilancio di questi anni è molto positivo – aggiunge la professoressa Grillenzoni – tanto che ci sono casi in cui è scattata la scintilla tra lo studente e l’associazione che lo ha ospitato al punto che l’esperienza di volontariato continua ancora”.

Non solo, “agli studenti che rischiano la sospensione, è possibile proporre il progetto VOLOntariato per crescere, per la sua valenza educativa, anche come percorso di prevenzione prima che la situazione si aggravi proponendo loro un impegno pomeridiano”.

C’è qualcuno che rimane deluso per il giudizio contenuto nella scheda di valutazione finale ma se dal diario di bordo risulta che lo studente si è presentato costantemente in ritardo o non si è impegnato al massimo, il tutor deve tenerne conto. “La scheda di valutazione finale è un momento di riflessione condiviso tra il ragazzo e chi si occupa del progetto: dal confronto possono emergere ulteriori spunti per migliorare e i ragazzi possono farne tesoro”.

La possibilità di dedicare qualche ora del proprio tempo agli altri è estesa a tutti gli studenti dell’istituto superiore Meucci, anche in assenza di problemi disciplinari, con l’obiettivo di sensibilizzare e promuovere la cultura della solidarietà nelle nuove generazioni.

Sara Gelli

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