Durerà 11 giorni e si svolgerà nel periodo compreso tra venerdì 17 agosto e domenica 2 settembre, presso l’Area Zanichelli di Carpi. La 35° edizione della Festa dell’Aratura torna dopo l’annuncio nefasto dello scorso anno, nel quale il presidente dell’associazione organizzatrice Amici del Cibeno, Giancarlo Veroni, aveva dichiarato finita la manifestazione a causa della mancanza di ricambio generazionale tra i volontari e dell’aumento dei costi legati alla Circolare Gabrielli.
Per non far spegnere questo tradizionale appuntamento, tuttavia, l’ASD Virtus Cibeno ha deciso di raccogliere il testimone, facendosi carico dell’organizzazione dell’amata kermesse.
Questa edizione della Festa dell’Aratura si svolgerà dal giovedì alla domenica (tranne che per la settimana inaugurale, che vedrà l’inizio della manifestazione appunto il 17 agosto) per dar modo ai volontari di riposarsi dal lunedì al mercoledì.
Un’altra novità consiste nelle proposte di ristorazione: falò, ristorante tradizionale e pesce si uniranno in un unico spazio, mentre gli stand dedicati a pizzeria e gnocco e tigelle saranno gestiti, come da tradizione, da Ushac e Avis. Gli avventori potranno poi godere di una gelateria e ben tre bar, uno dei quali dedicato ai giovani e un altro la cui gestione sarà affidata ai volontari dell’Amo.
Non mancheranno i momenti di intrattenimento: dal ballo liscio ai ritmi latino americani, dal cabaret ad alcuni spettacoli scelti e dedicati alle giovani generazioni, oltre all’animazione per i più piccoli, in collaborazione con la Cooperativa sociale S.C.A.I. Tra le altre associazioni di volontariato che collaboreranno si ricordano, come di consueto, anche Protezione Civile, Croce Rossa Italiana, Antenna 2000 e Coop. sociale Giravolta.
“Abbiamo preso questa decisione – spiega Marco Gasparini, presidente della Virtus Cibeno e già volontario alla Festa – prima di tutto perché non volevamo veder naufragare una manifestazione così importante. Una volta conclusa, tireremo le somme, e cercheremo di studiare, assieme alla famiglia Zanichelli, un percorso sostenibile, che possa dare soddisfazione sia alla città che ai volontari, puntando anche al ricambio generazionale. Non saremo soli in questa impresa, in quanto intendiamo raccogliere l’eredità e i consigli di Giancarlo Veroni, Giuliano Berni, Giancarlo Incerti, Franca Rivasi, Giuliana Goldoni e di tutti gli altri organizzatori i cui sforzi hanno reso grande, bella e partecipata la Festa dell’Aratura”.