Un anno fa, il 10 settembre 2017, più di 14mila carpigiani hanno votato contro la preannunciata fusione di Aimag con Hera. Meno di due mesi dopo l'assemblea dei sindaci soci di Aimag ha dichiarato accantonata l’idea.
“Una volta chiusa (speriamo per sempre) la questione della fusione – sottolinea Roberto Galantini per il Comitato Acqua Pubblica – la gestione di Aimag è tornata a essere un segreto per pochi intimi. Nessuno parla della tanto imminente gara del gas, neanche per dire ai dirigenti dell'Azienda come devono prepararsi in merito. Un atteggiamento che attesta come questa amministrazione consideri fastidiosa l'attenzione straordinaria dimostrata dai propri cittadini. Invece, a nostro avviso, la capacità di partecipazione dei carpigiani andrebbe premiata e facilitata, per esempio studiando il modo di far entrare una rappresentanza di utenti/azionisti nel Consiglio di amministrazione. Se lo fa la Coop si potrà farlo pure con Aimag. Potrebbe essere addirittura un modo per ricomprare le quote cedute a Hera nel 2009 e recuperare la totalità della proprietà di Aimag in mano pubblica (non solo attraverso i comuni, ma anche con un azionismo diffuso).
La richiesta del Comitato Acqua Pubblica è chiara: “chiediamo un piano industriale che sfrutti la liquidità di Aimag per rilanciare investimenti. Scuole e ospedali necessitano di ristrutturazioni a scopi di risparmio energetico (e non solo), perchè non affidarli direttamente ad Aimag? Si avvierebbe un circuito virtuoso di risparmi sugli investimenti, di risparmi sui costi di gestione, di sostegno all'economia locale. Lo sappiamo tutti che si avvicinano le elezioni, beh vogliamo parlare di azioni lungimiranti e strategiche o ci avviteremo tutti i prossimi mesi sul regolamento dei dehors?”.