Dopo il maxi sequestro di anabolizzanti dello scorso anno, il body builder Enrico Rovatti nuovamente arrestato dai Carabinieri

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Troppo repentina la crescita della massa muscolare dei suoi allievi per non attirare l’attenzione dei Carabinieri che si erano presentati a Soliera, nel gennaio dello scorso anno, a casa del carpigiano Enrico Rovatti, body builder e personal trainer.  Nella sua abitazione erano stipate 73.753 confezioni di farmaci dopanti di ogni tipo a base di nandrolone, anabolizzanti, efedrina e cialis. Gli uomini del Nucleo Operativo di Modena e della Compagnia di Carpi avevano scoperto un vero e proprio bazar di prodotti proibiti che, una volta messi in commercio, avrebbero fruttato più di un milione di euro. Si trattò di uno dei più importanti sequestri effettuati in Italia nel settore. Oggi però Rovatti è finito nuovamente nei guai ed è stato arrestato.
I carabinieri del Comando per la tutela della salute, dalle prime ore di questa mattina, stanno infatti eseguendo nelle province di Trento, Bolzano, Brescia, Bergamo, Cremona, Modena e Viterbo, un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di nove persone, integrata da numerosi decreti di perquisizione, disposta dalla procura di Trento nei confronti di un sodalizio criminoso dedito al commercio di farmaci dopanti e a effetto stupefacente e all'impiego di procedure dopanti sul sangue anche mediante autoemotrasfusione. Tra i destinatari delle misure cautelari anche figure mediche e direttive di strutture sanitarie private. Nel corso dell'indagine sono stati sequestrati farmaci anabolizzanti per un valore di un milione di euro circa, destinati ad atleti e frequentatori di palestre nel Nord Italia.