Dirigente comunale a processo, si va avanti

Si è tenuta questa mattina, martedì 14 ottobre, l’udienza del processo a carico del dirigente del Comune di Carpi, oggi in pensione, rinviato a giudizio nel settembre del 2023 per abuso d’ufficio.

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Si è tenuta questa mattina, martedì 14 ottobre, l’udienza del processo a carico del dirigente del Comune di Carpi, oggi in pensione, rinviato a giudizio nel settembre del 2023 per abuso d’ufficio, reato abrogato lo scorso anno su iniziativa del governo Meloni. Successivamente all’abrogazione, ritenuta legittima dalla Corte Costituzionale, non si può più procedere penalmente per questa ipotesi d’accusa. E infatti, nel corso dell’udienza presso il Tribunale di Modena è stato dichiarato il ‘non luogo a procedere’. Si poteva prospettare l’assoluzione dell’imputato da tutti i capi d’imputazione perché il reato contestato non è più illecito o la prescrizione per l’abuso edilizio. Sembrava quindi destinato all’assoluzione totale, ma la difesa di parte civile oggi ha ribaltato le carte in tavola.

La memoria depositata dall’avvocato Giuseppe Girani del Foro di Bologna ipotizza che il fatto contestato potrebbe integrare la diversa fattispecie di falso ideologico in atto pubblico, rappresentato dal visto di conformità apposto dal dirigente alle proposte di delibere, presupposto per dare il via libera alle opere con il permesso di costruire. L’attribuzione di legittimità all’atto configurerebbe una condotta autonoma rispetto alla diversa condotta dell’ormai abrogato abuso d’ufficio e presupposto dell’abuso edilizio. Il collegio presieduto dal dott. Danilo De Padua ha deciso di proseguire il processo solo per l’abuso edilizio e riprenderà nuovamente il 10 febbraio prossimo per l’istruttoria in cui saranno sentiti i testimoni.

Nell’ambito del processo in corso, lo ricordiamo, i proprietari dei terreni nell’area tra via dell’Industria, via Nuova Ponente e la tangenziale Losi a Carpi, si sono costituiti parte civile e sostengono di essere stati danneggiati da una procedura che avrebbe autorizzato un piano particolareggiato (quello dell’espansione commerciale su via dell’Industria) che avrebbe comportato l’esaurimento della superficie commerciale utile per gli altri comparti non ancora realizzati. In sostanza, si sarebbe realizzato il comparto per una superficie sovradimensionata negando la distribuzione dei ‘metri commerciali’ agli altri comparti rimasti così senza sufficiente ‘spazio’.

Il Comune di Carpi con una delibera di Giunta del 30 settembre scorso ha riconosciuto il patrocinio legale all’ormai ex dirigente comunale e continuerà a farsi carico delle spese legali legate alla difesa.

Sara Gelli

 

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