“Io non so cosa abbiate intenzione di fare voi” disse Pippi. “Quanto a me non me ne rimarrò certo con le mani in mano: sono infatti una cerca-cose e voi sapete anche troppo bene come questa professione non lasci mai un minuto libero!”. “Cos’hai detto che sei?” chiede Annika. “Una cerca-cose”. “Ma cos’è?” chiese Tommy. “Evidentemente qualcuno che si preoccupa di cercare le cose; non vedo cos’altro potrebbe essere! Il mondo è pieno zeppo di cose, e ci vuole pure qualcuno che si dia da fare per sapere che razza di cose siano”.
Per realizzare l’idea è servito parecchio tempo perché ha voluto investire tanto sulla propria formazione, ha maturato una lunga esperienza nei servizi educativi, ha dovuto individuare gli spazi adatti. Oggi quel momento lungamente atteso è arrivato e il micronido d’infanzia Villa Villacolle è la realtà in cui prende forma il progetto della carpigiana Martina Loschi, 32 anni, affiancata in questa nuova avventura da un’altra educatrice di lungo corso, Elena Marcato. Il nome scelto è quello della casa di Pippi Calzelunghe protagonista del romanzo che ha segnato una svolta nel modo di guardare all’infanzia. “Ha portato a una visione del bambino come persona, in divenire, certo, ma comunque una persona a tutto tondo fin dalla nascita. Ancora troppo spesso i bambini sono considerati come piccoli adulti, inquadrati nelle regole, oppure come soggetti che non capiscono e devono essere istruiti per guardare al mondo perché non in grado di farlo da soli. Pippi Calzelunghe ci ricorda che ogni cosa che c’è va solo scoperta e ci piace quando entra nelle pozzanghere e gode del rumore dell’acqua nelle scarpe, senza preoccuparsi di sporcarsi. La sua è un’infanzia in cui è libera di provare, di sbagliare, di cadere e di potersi rialzare”.
Saggezza, creatività, altruismo, gli amici, l’amore per la natura, gli animali, l’autonomia, con cui Pippi guarda il mondo e lo affronta, diventano le finalità del progetto pedagogico supervisionato dalla carpigiana Laura Malavasi, pedagogista, formatrice e consulente pedagogica. “Il progetto – spiega Malavasi – punta a coniugare i principi dell’educazione in natura con l’idea di libertà, responsabilità, autonomia, attraverso apprendimenti autocostruiti da parte dei bambini: dal punto di vista scientifico uno dei migliori luoghi per fare tutto questo è lo stare all’aperto, nella natura. Martina è una persona curiosa che ha saputo prendersi cura dei propri saperi, consolidarli e metterli a disposizione della comunità”.
Il micronido Villa Villacolle in Traversa San Giorgio ospiterà bambini (al massimo 18) di età compresa tra i 9 e i 36 mesi in un ambiente che ricorderà quello di casa e in cui si potranno trovare amici e adulti con cui formare la compagnia dei cerca-cose: curiosi, grati e stupiti di fronte alla realtà di ogni giorno.
Sara Gelli
























