Casa vacanze di Borgo Valsugana: per l’ex assessore Allegretti ‘se ci fosse la volontà di intervenire, non ci sarebbero vincoli tecnici o finanziari’

Ci sono 951 firme in calce alla petizione per salvare l’Hotel Val Paradiso a Borgo Valsugana ad appena una settimana dal lancio sulla piattaforma change.org. “L’amministrazione comunale non può tenere non tener conto della volontà espressa dai cittadini che hanno il diritto di poter accedere a tutte le informazioni” puntualizza Alberto Allegretti assessore al Bilancio fino al 2009.

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Ci sono 951 firme in calce alla petizione per salvare l’Hotel Val Paradiso a Borgo Valsugana ad appena una settimana dal lancio sulla piattaforma change.org. “L’amministrazione comunale non può tenere non tener conto della volontà espressa dai cittadini che hanno il diritto di poter accedere a tutte le informazioni” puntualizza Alberto Allegretti assessore al Bilancio fino al 2009. Eppure, sul sito del Comune di Carpi le informazioni relative all’immobile di proprietà comunale sono scarsissime.

Perché è chiusa da cinque anni?

La struttura Hotel Val Paradiso che per decenni ha rappresentato un punto di riferimento sociale e aggregativo per tante famiglie, scuole e associazioni, dal 2020 non è più utilizzata ma non è indicata una ragione specifica sul sito del Comune di Carpi. “Comprensibile che sia rimasta vuota nell’anno del covid ma mentre il resto del mondo ha riaperto, la casa vacanze di Borgo Valsugana è rimasta chiusa per cinque anni. È inevitabile che l’incuria abbia fatto il suo corso ma la responsabilità dello stato di abbandono è del Comune di Carpi. Ricordo che negli anni in cui ero amministratore c’era il custode Bruno che si prendeva cura dell’edificio come dipendente del Comune di Carpi e si occupava di mantenerlo sempre funzionante. Se in questi cinque anni il Comune di Carpi non si è preso cura della casa, per forza oggi è necessario un intervento per ripristinarne la funzionalità”.

Quante risorse servono per rendere la casa vacanze nuovamente disponibile?

Pur essendoci una sezione denominata ‘amministrazione trasparente’, non è facile trovare sul sito le informazioni relative alla casa vacanze Hotel Val Paradiso di proprietà comunale. C’è l’elenco dei beni del Comune di Carpi ma non si trova l’elenco dei beni alienabili, quelli che il Comune intende vendere. Se l’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di venderla, deve essere comunicato il suo valore e la futura destinazione dei soldi incassati con l’alienazione: la si vende per fare cosa?

Se ci fosse la volontà di intervenire per il ripristino della casa di Borgo Valsugana non ci sarebbero vincoli tecnici o finanziari. “Sulla base dei dati del bilancio del Comune di Carpi, ci sono quasi 60 milioni di euro di spesa corrente previsti per il 2025 e quasi 45 di spesa in conto capitale, a cui si possono aggiungere gli 88 milioni di euro di spesa dell’Unione Terre d’Argine: parliamo di un volume di risorse notevole a disposizione”. Per Allegretti le risorse ci sono (per fare un esempio, al ripristino della Corte di Fossoli sono stati destinati 18 milioni). C’è un preventivo per le spese necessarie a riaprire la casa vacanze Val Paradiso?

Il quadro della situazione attuale

“Una ristrutturazione fu fatta non moltissimi anni fa” ricorda Allegretti. C’è qualche stanza che dispone del bagno. “Secondo me – prosegue – è giusto che rimanga una struttura con quelle caratteristiche perché non deve diventare un hotel di lusso ma accogliere scuole, associazioni, gruppi. Si può procedere con una ristrutturazione senza costi straordinari”.

L’altro ricordo di Allegretti riguarda l’interesse per quell’immobile da parte del Comune di Borgo Valsugana. “Perché non si valuta – chiede Allegretti – di fare un accordo col Comune di Borgo Valsugana per una condivisione della struttura. Il comune trentino in cambio potrebbe compartecipare alle spese. I rapporti sono sempre stati buoni e ricordo che quando salivamo per i sopralluoghi ci si fermava a salutare il sindaco”.

Punto di riferimento per chi?

Nei post sui social il ricordo di tanti che ci sono passati. Nelle tabelle dei canoni di locazione, uno dei pochi documenti disponibili, la testimonianza del valore sociale della struttura affittata a genitori di figli con handicap, parrocchie, gruppi scout, polisportive, associazioni, matrimoni, feste. A cui sono da aggiungere (non rendicontate nella tabella degli affitti) le migliaia di studenti delle medie dell’intera Unione Terre d’Argine che trascorrevano a Borgo le settimane bianche e verdi.

Ospite fisso, tutti gli anni dal 20 luglio al 20 agosto, il Circolo Arci Giliberti di via Tassoni che vi organizzava le vacanze sociali ma non che abbia alzato un dito per dire: Salviamola!

“Il fatto che la struttura di Borgo Valsugana non sia più d’interesse per i circoli Arci non può giustificare la sua chiusura. Stiamo parlando di una casa da quasi novanta posti e che dispone di un campo da tennis e di altre dotazioni sportive: ideale per associazioni, gruppi e circoli per promuovere opportunità per i giovani, ma non solo. Perché perderla?” conclude Allegretti.

S.G.

 

 

 

 

 

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