Minaccia la moglie e il figlio nonostante i domiciliari e ora finisce in carcere

Oggi per l’uomo, finito ai domiciliari il 19 agosto, si sono aperte le porte del carcere: a poco meno di un’ora dall’esecuzione della misura detentiva domiciliare il 49enne ha infatti inviato al figlio minore dei file audio dal tenore offensivo e minaccioso, intimando alla moglie ed al figlio di lasciare immediatamente la loro abitazione, sita a poche centinaia di metri da quella in cui lui era sottoposto ai domiciliari, minacciando, in caso contrario, di raggiungerli per ucciderli.

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Il 19 agosto un 49enne era finito agli arresti domiciliari con le accuse di atti persecutori, lesioni personali e oltraggio a pubblico ufficiale. Il provvedimento cautelare, eseguito dai Carabinieri di Soliera e giunto dopo una attenta attività di indagine, era scattato a causa delle condotte persecutorie dell’uomo nei confronti dell’ex moglie. L’uomo infatti dal mese di luglio, non accettando la fine della relazione sentimentale, aveva iniziato a molestare, minacciare e aggredire fisicamente i suoi famigliari. Il 10 agosto, nel corso dell’ennesima lite, l’uomo aveva picchiato l’ex compagna incontrata per caso all’esterno di un esercizio commerciale.

Oggi però per lui si sono aperte le porte del carcere: a poco meno di un’ora dall’esecuzione della misura detentiva domiciliare l’indagato ha infatti inviato al figlio minore dei file audio dal tenore offensivo e minaccioso, intimando alla moglie ed al figlio di lasciare immediatamente la loro abitazione, sita a poche centinaia di metri da quella in cui lui era sottoposto ai domiciliari, minacciando, in caso contrario, di raggiungerli per ucciderli.

All’esito dell’interrogatorio di garanzia svoltosi davanti al G.I.P., rientrato presso il luogo di detenzione domiciliare, l’indagato ha inviato ulteriore messaggio audio alla moglie, lasciandole intendere che la controllava sugli applicativi social e attribuendole la “colpa” dei reiterati passaggi sotto la sua abitazione dei Carabinieri, incaricati del controllo del rispetto delle prescrizioni inerenti l’ordinanza cautelare. Il 49enne è stato associato alla Casa Circondariale di Modena.

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