L’ultimo appuntamento della rassegna teatrale Concentrico Agorà dal titolo Memorie e Identità va in scena sabato 11 gennaio, alle 21, presso la Sala Civica Ferraresi di Novi di Modena e affronta uno dei conflitti più recenti, spingendo il pubblico a riflettere sulla contemporaneità e su come la storia crudelmente si ripeta. Roberta Biagiarelli porta in scena A come Srebrenica. Una storia d’assedio, in occasione della ricorrenza nel 2015 del trentennale del massacro. La testimonianza sul genocidio di Srebrenica ha debuttato nel 1998 e fino ad oggi è stata replicata per ben oltre 600 volte in Italia e all’estero. Il 19 febbraio 2019 il monologo è stato ospitato dal Parlamento Europeo a Bruxelles. A Srebrenica è stata scritta una delle pagine più oscure del Novecento e anche da quel luogo occorre ripartire per ri-pensare l’Europa, per non cadere nell’errore di liquidare il conflitto balcanico come qualcosa di risolto e lontano nel tempo. Riconosciuto a livello internazionale come l’ultimo Genocidio compiuto nel cuore d’Europa dopo la fine della Seconda guerra mondiale, Srebrenica non ha ancora visto una piena assunzione di responsabilità da parte dell’Europa per ciò che accadde in quel luogo.
Un’attrice sola sul palco, per più di un’ora, diventa narratrice e protagonista di una storia dove la Ragion di Stato e gli Interessi di Politica Internazionale hanno giocato a Risiko con la vita di decine di migliaia di persone. Uno spettacolo/testimonianza che ricorda le vittime e punta il dito sui carnefici: Aggressori e Aggrediti.
Concentrico Agorà è un progetto realizzato dall’Associazione culturale AppenAppena in collaborazione con il Comune di Novi di Modena e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.