“Buongiorno, buongiorno, buongiorno…” iniziano così i video di Andrea Negrelli che ogni giorno ha documentato le tappe del suo lunghissimo cammino a piedi, raccontando la bellezza del paesaggio e i segni delle fatiche fisiche, gli incontri con le persone e la sua vita da pellegrino sulla sua pagina facebook. Era partito da Carpi il 2 giugno, lo avevamo lasciato a Lourdes il 29 luglio scorso e lo ritroviamo oggi in Portogallo dopo che ha percorso il cammino francese fino a Santiago de Compostela, ha toccato Finisterre e poi ha iniziato la sua discesa verso Lisbona lungo il cammino portoghese percorrendolo al contrario.
Con lo zaino in spalla e i piedi doloranti, “credo si debba fare così perché solo in questo modo il viaggio personale può acquistare un senso, facendo qualcosa che ti spinge al di là di ciò che rientra nelle cose che sai e ti piace fare. Solo così ci si può mettere alla prova e sperimentare i propri limiti nella consapevolezza che la strada è come la vita: è disagio, è fatica, è anche sofferenza.
Per arrivare il 5 settembre a Santiago di Compostela dopo le ventinove tappe del cammino francese, Andrea Negrelli ha calcolato di aver percorso 2.141 chilometri a piedi accompagnato dai suoni e rumori che lo circondavano (niente cuffiette e niente musica), facendo tante nuove amicizie “perché quella sulla strada diventa la tua famiglia” e incontrando vecchie conoscenze come accaduto lungo la strada da Vigo a Baiona dove Negrelli ha ritrovato l’amica Cristiana Boella di Imperia. Ci sono anche compagni di viaggio non rispettosi e allora sale la rabbia che si traduce in un video per richiamare i pellegrini alle regole del buon senso all’interno dei dormitori dove la convivenza può diventare difficile.
Partito da Saint Jean Pied de Portil 6 agosto, ogni giorno ha camminato per 25/30 chilometri per arrivare, dopo un mese, a Santiago affrontando momenti anche molto duri a causa di fastidi muscolari, vesciche e irritazioni, ma non ha mai ceduto. Sveglia all’alba alle 6.30, ma a volte alle 5.30, “per arrivare per tempo a destinazione e trovare un alloggio con facilità in un albergue, trovare i servizi puliti, lavare la roba e avere il tempo di farla asciugare, avere il tempo di riposare”.
In Portogallo l’oceano è diventato protagonista ma il meteo non rende giustizia al panorama che è stato l’altro grande protagonista dei video. Alla Cruz de Hierro (croce di ferro in spagnolo) nel punto forse più carismatico del Cammino di Santiago Francese, ha lasciato una pietra simile a un lapislazzulo deposta insieme alle tante presenti. “Si è chiuso il capitolo con Jenny Saduwsky” dichiara nel video. Si tratta della persona reale con nome fasullo citata all’interno del libro “Io sono il mio eroe” scritto da Negrelli all’indomani del viaggio in bicicletta a Lourdes. È stata la causa primaria che ha fatto scaturire il desiderio di lanciarsi nel 2017 nell’impresa titanica di raggiungere Lourdes in bicicletta. Ora gli basta quella voce dentro che gli sussurra di osare.
Sara Gelli
Le precedenti puntate:
Tremila chilometri a piedi per le vie dei pellegrini: Negrelli è arrivato a Lourdes
Tremila chilometri a piedi per le vie dei pellegrini: Negrelli è arrivato in Francia