Le classi prime del Liceo Fanti in visita all’Oasi la Francesa

Parola d’ordine: socializzazione. E’ questo l’obiettivo che spinge numerosi istituti superiori a organizzare dei momenti “informali” rivolti ai nuovi studenti delle classi prime per facilitare la reciproca conoscenza e favorire così la nascita di un gruppo affiatato. Ed è questo lo spirito con cui il Liceo Fanti, dal 20 settembre in poi, organizza visite alla Francesa. Due classi prime alla volta, per un totale di circa 400 ragazzi, si incammineranno verso Fossoli, “un modo - spiega la professoressa Maria Peri - per farli stare insieme, condividendo un tempo lento e non scandito dai ritmi e dagli spazi della scuola”.

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Parola d’ordine: socializzazione. E’ questo l’obiettivo che spinge numerosi istituti superiori a organizzare dei momenti “informali” rivolti ai nuovi studenti delle classi prime per facilitare la reciproca conoscenza e favorire così la nascita di un gruppo affiatato. Ed è questo lo spirito con cui il Liceo Fanti, dal 20 settembre in poi, organizza visite all’Oasi la Francesa di Fossoli. “Crediamo sia di fondamentale importanza creare occasioni di socializzazione sana al di fuori delle mura scolastiche tra i nostri studenti. Ragazzi che, provenendo da un ampio bacino, spesso non si conoscono tra loro. Prima della pandemia – spiega la referente del progetto, professoressa Maria Peri – andavamo in pullman presso la Fondazione Scuola di pace a Monte Sole, nel bolognese, poi il Covid ha reso gli spostamenti più complicati e dunque abbiamo deciso di andare alla scoperta di un luogo speciale del nostro territorio, l’oasi appunto”.

Quest’anno, due classi prime alla volta, per un totale di circa 400 neo liceali, si incammineranno verso Fossoli, “un modo – prosegue la professoressa Peri – per farli stare insieme, condividendo un tempo lento e non scandito dai ritmi e dagli spazi della scuola. Cinque chilometri di cammino durante i quali qualcuno sbuffa sempre ma alla fine l’atmosfera che si respira è davvero piacevole. Un momento prezioso anche per noi docenti per osservarli da una diversa angolazione e iniziare a comprenderne attitudini e dinamiche”.

L’oasi offre poi importanti spunti di riflessione, “dal valore  della biodiversità a quello del volontariato. Ogni anno infatti siamo accolti dai volontari del Panda Carpi che gestiscono questo angolo di natura con passione e dedizione; persone che mettono a disposizione degli altri il proprio tempo in modo del tutto gratuito. Insomma un esempio a cui guardare”. E dopo essersi dedicati a vari giochi di gruppo pensati proprio per tessere relazioni, aver ascoltato i volontari lungo il percorso che si snoda nel bosco e ammirato dal capanno del birdwatching gli uccelli stanziali e quelli di passo presenti nell’area umida, i ragazzi e le ragazze si concederanno un pranzo al sacco in attesa dell’autobus che li riporterà al Liceo. “Davvero un bel modo per iniziare l’anno scolastico”, sorride Franco Losi, presidente dell’associazione Panda Carpi.

J.B.