West Nile, continuano le disinfestazioni vicino agli ospedali

Dall’inizio dell’anno a oggi sono 30 i casi confermati di malattia neuroinvasiva da virus West Nile, distribuiti in quasi tutte le zone del territorio modenese e si è purtroppo registrato un ulteriore decesso, il secondo in provincia: si tratta di un 67enne che presentava patologie croniche preesistenti.

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Con le ultime piogge e gli episodi di maltempo diffusi in tutta la provincia nei giorni scorsi, l’Azienda Usl di Modena ricorda a tutta la popolazione l’importanza di proteggersi dalle punture di zanzare che depositano le uova, lo ricordiamo, nei ristagni di acqua. Si tratta di raccomandazioni e misure preventive fondamentali per contrastare la diffusione del virus West Nile (trasmesso all’uomo dalla zanzara comune) su tutto il territorio modenese.

Come comunicato nei giorni scorsi, in tutta la Regione Emilia-Romagna è stato innalzato il livello di rischio e come previsto dal Piano regionale di sorveglianza e controllo delle Arbovirosi 2024, questo innalzamento ha richiesto una serie di azioni straordinarie di monitoraggio e prevenzione.

Particolare attenzione viene posta ai luoghi dove si concentrano le persone più a rischio, quali ad esempio strutture socio-assistenziali e ospedali. Si chiede pertanto che in queste strutture, sia pubbliche che private, qualora siano dotate di spazi verdi circostanti fruibili dagli utenti, vengano effettuati trattamenti disinfestanti adulticidi con cadenza settimanale fino al 30 settembre. Interventi di disinfestazione contro le zanzare adulte sono dunque previsti anche negli spazi verdi delle strutture dell’Azienda Usl (ospedali e strutture residenziali con presenza di pazienti ricoverati). Si raccomanda di prestare attenzione alla segnaletica in loco, che indicherà le aree di intervento del personale specializzato; ai reparti e agli utenti sono fornite in vista di ogni disinfestazione le indicazioni necessarie, come mantenere chiuse le finestre ed evitare di sostare nelle aree segnalate per le 48 ore successive.

Lo stesso piano regionale Arbovirosi raccomanda a tutti i Comuni emiliano-romagnoli, tra le altre cose, di continuare ad attuare rigorosamente gli interventi di lotta antilarvale di competenza attuando turni di distribuzione dei larvicidi ogni 15 giorni fino al 30 settembre; intensificare le attività di controllo e sostegno alle attività effettuate dai privati; effettuare interventi straordinari preventivi con adulticidi qualora sia in programma una manifestazione che comporti il ritrovo di molte persone nelle ore serali in aree all’aperto; garantire un’adeguata manutenzione dei parchi pubblici con particolare attenzione alla rimozione dei potenziali focolai larvali eliminabili e al trattamento di quelli non eliminabili.

Anche le azioni dei cittadini sono fondamentali nel limitare la diffusione del virus: in caso di pioggia abbondante, come quella verificatasi ieri in alcune aree della Provincia, che dilava i prodotti, occorre infatti ripetere – e mantenere costanti ogni 15 giorni, fino alla fine di settembre – i trattamenti larvicidi nei tombini e in tutti gli altri eventuali depositi permanenti di acqua, utilizzando semplici prodotti (pastiglie) che si possono reperire in commercio o chiedere presso il proprio Comune se distribuisce i kit anti-zanzara.

Si può ridurre la proliferazione delle zanzare nella propria abitazione con semplici ma efficaci comportamenti: eliminare tutti i ristagni di acqua che si possono formare nei sottovasi, contenitori e giochi per i bambini; tenere puliti i giardini, sfalciare l’erba regolarmente e rimuovere gli sfalci. In casa adottare accorgimenti quali zanzariere, zampironi, elettroemanatori e proteggere la propria pelle con repellenti cutanei (certificati) e indossare, soprattutto nelle ore serali, indumenti di colore chiaro evitando creme profumate o profumi.

Dall’inizio dell’anno a oggi sono 30 i casi confermati di malattia neuroinvasiva da virus West Nile, distribuiti in quasi tutte le zone del territorio modenese e si è purtroppo registrato un ulteriore decesso, il secondo in provincia: si tratta di un 67enne che presentava patologie croniche preesistenti.

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