Ha preso il via il progetto di cooperazione Salus – Salute in scena il cui obiettivo è quello di dare supporto psicologico e sanitario ai bambini colpiti dal conflitto in Ucraina. Voluto dalle associazioni carpigiane Mriya e Appenappena – Aps, in collaborazione con il Comune di Carpi, il Comune di Boyarka e l’Ong ucraina Dobri Doloni, il progetto, reso possibile grazie al contributo della Regione Emilia Romagna, prevede l’organizzazione di momenti ludico-ricreativi per i minori in grado di offrire un ambiente sicuro e protetto e, al contempo, sostegno psicologico, assistenza sanitaria e recupero scolastico. Il 22 agosto ha inoltre avuto inizio un summer camp, che coinvolge una cinquantina di bambini e bambine della città di Boyarka. L’attività si svolge presso la struttura Lisova Varta sui monti Carpazi, un ambiente tranquillo dove i partecipanti possono svagarsi dedicandosi ad attività ricreative e sportive e nel frattempo affrontare e rielaborare le esperienze traumatiche a cui sono costantemente sottoposti.
“Questo progetto si distingue per il suo approccio integrato e innovativo, che unisce il supporto psicologico e sanitario in un contesto di guerra, offrendo ai minori, non solo assistenza medica, ma anche strumenti per affrontare e superare il trauma emotivo. – spiega Chiara Pattacini di AppenAppena – attraverso il teatro e il gioco miriamo a fornire alcuni degli strumenti necessari per affrontare le sfide quotidiane legate al conflitto armato. In un contesto caratterizzato da bunker antimissili e una situazione politica instabile, le bambine e i bambini di Boyarka affrontano quotidianamente la guerra, una comunità vulnerabile che ha urgente bisogno di supporto psicologico”.
“Grazie al contributo della Regione – prosegue Martino Marchi, presidente dell’associazione Mriya – possiamo avviare un progetto fondamentale per il benessere dei bambini colpiti dalla guerra. Vogliamo offrire loro un rifugio sicuro e strumenti per ritrovare serenità e speranza. Ci tengo poi a sottolineare come questo sia il progetto di cooperazione internazionale che ha un numero così alto di beneficiari sul territorio ucraino”.
“Questa attività di collaborazione – conclude Maddalena Caliumi, presidentessa di AppenAppena – vuol essere un passo concreto verso il miglioramento della qualità della vita di queste famiglie. La nostra associazione si occupa principalmente di promuovere la cultura ma da sempre ha espresso la volontà di fare rete e applicare la propria esperienza impegnandosi in progetti sociali per dimostrare come la solidarietà e la cooperazione internazionale possano fare la differenza”.
finalizzate all’elaborazione delle ansie e delle esperienze derivanti dal conflitto attraverso programmi educativi interattivi e coinvolgenti. Il teatro sarà utilizzato come strumento terapeutico per facilitare l’espressione delle emozioni e aiutare a superare i propri traumi; il gioco sarà utile a creare percorsi volti a informare e migliorare la consapevolezza della realtà, lavorando per esempio su come affrontare i pericoli derivanti dagli ordigni inesplosi.
Infatti l’educazione su come evitare le mine antiuomo si sta rivelando fondamentale per la sicurezza dei più piccoli in Ucraina, dove almeno 1.068 persone sono state uccise o ferite dai residuati bellici esplosivi dall’inizio del conflitto. In meno di due anni un terzo del territorio nazionale è stato contaminato dalla presenza di mine e ordigni. “La cultura può davvero salvare questi bimbi, aiutandoli a elaborare i loro vissuti e a imparare come difendersi dal rischio rappresentato dalle mine”, chiosa Martino Marchi.
La seconda parte di Salus prevede invece la raccolta e la distribuzione di farmaci e attrezzature mediche per le comunità colpite in modo che si possa continuare a garantire un supporto sanitario di base nel Comune di Boyarka con particolare attenzione alle necessità dei minori. A partire dall’autunno nelle farmacie delle Terre d’Argine sarà avviata una raccolta di farmaci e presidi sanitari che saranno raccolti dalla nostra rete di volontari.