Cani di grossa taglia che vagano per strada: “occorre rafforzare i controlli”

Da oltre due mesi un maremmano vagava non lasciandosi avvicinare. I volontari del Canile di Carpi lo hanno recuperato in una frazione di Mirandola dopo aver chiesto a una ditta specializzata in droni di seguirne gli spostamenti al mattino e alla sera. Dopo giorni di ricerche il cane è stato individuato, sedato e portato nella struttura di via Bertuzza. Ma questo non è l’unico recupero effettuato in poche settimane: un altro simil maremmano di circa 7, 8 mesi, è stato raccolto dai volontari mentre si aggirava in via Zappiano a Carpi.

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Da oltre due mesi un cane maremmano vagava non lasciandosi avvicinare da nessuno. I volontari del Canile di Carpi lo hanno recuperato in una frazione di Mirandola dopo aver chiesto a una ditta specializzata in droni di seguirne gli spostamenti al mattino e alla sera. Dopo giorni di ricerche ininterrotte il cane è stato individuato, sedato a distanza dal veterinario mediante l’uso di un dardo-siringa e portato nella struttura di via Bertuzza. Il maremmano, sprovvisto di chip, ha paura di tutto ed è altamente problematico: “per lui – spiega la responsabile del Canile, Raffaella Benedusi – sarà necessario intraprendere un lungo percorso di Rieducazione Comportamentale”.  Ma questo non è l’unico recupero effettuato: “abbiamo portato in Canile un cucciolone simil maremmano bianco con delle macchie grigie, di circa 7, 8 mesi, mentre si aggirava in via Zappiano a Carpi. Anch’esso sprovvisto di chip, non è ancora stato reclamato da nessuno”. Questi animali di grossa taglia che vagano per le strade cittadine, liberi o abbandonati, rappresentano “un grande pericolo non solo per loro stessi ma anche per l’incolumità delle persone. A Sozzigalli ci sono due maremmani lasciati liberi di circolare dai loro proprietari ma i cani  non possono girovagare da soli! I cittadini sono sempre molto attenti e sensibili ma sono gli organi competenti che dovrebbero mostrare maggiore interesse. Quando ricevono segnalazioni di abbandoni o di maltrattamenti, come ad esempio cani costretti a restare tutto il giorno su balconi assolati in piena estate, le Forze dell’Ordine dovrebbero essere presenti, far rispettare le leggi e invece spesso sono i volontari a dover intervenire ma quando i cani si trovano all’interno di aree private sono gli agenti a dover effettuare i necessari controlli, a comminare eventuali sanzioni o a stabilire l’allontanamento del cane”.

In estate gli abbandoni, per strada o nei canili, si moltiplicano: “non puoi immaginare quante richieste di entrata in canile riceviamo e che guarda caso coincidono con le vacanze dei proprietari… se si possiede un cane di grossa taglia, magari anche piuttosto esuberante e che non si può portare con sé in ferie, è necessario organizzarsi per tempo. Non si può pretendere di trovargli un posto in una pensione riducendosi all’ultimo momento – conclude Benedusi – serve una maggiore pianificazione, magari chiedendo l’aiuto di un parente che ama gli animali”.

Jessica Bianchi