Sul palco ‘FanRemo’, lo spettacolo di fine anno del Liceo Fanti

La peculiarità del progetto teatrale era la presenza di un docente accanto a uno studente, oltre a vari 'camei' con collaboratori scolastici e PEA (personale educativo assistenziale).

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Lunedì sera 27 maggio presso il Teatro Comunale di Carpi è andato in scena ‘FanRemo‘, lo spettacolo di fine anno targato Liceo Fanti. Sotto la guida del Maestro Massimo Di Bernardo, ex docente di Lettere del Liceo, esperto di musica e teatro, i protagonisti si sono inventati un’improbabile ‘copia’ del festival di Sanremo dove tutti si esibivano in imprevedibili collaborazioni. La peculiarità del progetto teatrale era la presenza di un docente accanto a uno studente, oltre a vari ‘camei’ con collaboratori scolastici e PEA (personale educativo assistenziale). Tutto partiva da un Collegio Docenti improvvisato in cui la Preside riusciva a estorcere un ‘sì’ (all’UNA-nimità, visto che solo lei  dava l’assenso) ai docenti esausti, a fine anno, per organizzare un evento che potesse concorrere con la gara canora più famosa d’Italia. Da lì in poi… spazio alla fantasia. Apertura in grande stile con ‘l’ospite straniero’, una fantastica Adèle che ha stupito la platea con ‘Set fire to the rain‘, presentata dal duo Sofia-Lele, due prof che facevano il verso ad Amadeus e a una stereotipata valletta con tanto di scialle con la frase ‘Pensati Preside‘ sulle spalle. Gli studenti hanno recitato, cantato, suonato (due le band super energetiche che hanno infiammato i presenti) e danzato, persino al buio quando il ‘vero patron di Sanremo’ ha fatto tagliare la luce al Fanti.

Tra un’esibizione e l’altra, stacchetti pubblicitari legati a finti ‘prodotti per la scuola’ (nebulizzatore ‘PTOF’ per pulire a fondo; cuffie anti-rumore per affrontare le lezioni di latino; corsi d’inglese ‘viventi’) e sketch ironici tra i due brillanti presentatori e la preside. Le bellissime esibizioni hanno coinvolto il pubblico tra risate ed emozioni come ad esempio la canzone di Mannoia ‘Il peso del coraggio’ cantata da una studentessa e accompagnata da una traduzione in linguaggio dei segni eseguita da una docente esperta in LIS, la ‘danza al buio’ con abito illuminato da una fila di lucine sulle note e il canto di una professoressa e il duetto per pianoforte e voce ‘docente-studentessa’ con esibizione direttamente da un palco laterale illuminato. Non citiamo nomi, in quanto l’intero spettacolo è stato un trionfo del lavoro svolto insieme per offrire un dono, al termine di un anno molto impegnativo per il Liceo, a chi ha voluto essere presente. Le competenze sviluppate da docenti, studenti e personale tutto sono state davvero innumerevoli, dalla creatività al problem solving. Appuntamento quindi all’anno prossimo per una nuova avventura!

 

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