Escorpio conquista il sesto posto, ora il Team Zero C del Vinci torna a casa

Con una prestazione di 808 km/kWh, il team di casa nostra si è distinto ancora una volta su una trentina di iscritti, “nonostante anno dopo anno gli avversari diventino sempre di più e sempre più forti”, spiega il professor Stefano Covezzi.

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E’ stata dura ma i ragazzi del Team Zero C dell’Itis Leonardo da Vinci hanno ben figurato: Escorpio si è piazzato sesto nella categoria Prototipi Elettrici, alla 39esima Shell Eco Marathon, storica competizione dedicata all’innovazione e alla mobilità sostenibile disputatasi presso il circuito di Paul Armagnac di Nogaro 19 al 24 maggio. Con una prestazione di 808 km/kWh, il team di casa nostra si è distinto ancora una volta su una trentina di iscritti, “nonostante anno dopo anno gli avversari diventino sempre di più e sempre più forti”, spiega  il professor Stefano Covezzi. Il veicolo sceso in pista, rispetto allo scorso anno, aveva una nuova configurazione meccanica ed elettronica, pur mantenendo lo stesso peso di 26 chilogrammi. Alimentato a batteria agli ioni di litio – una trasformazione resa possibile grazie al supporto di aziende locali come Elytron Areonautica, specializzata in droni commerciali e sorveglianza video, Modelleria EVAR, che ha fornito il supporto nella produzione delle parti in plastica, e Piusi di Suzzara, come sponsor tecnologico e finanziario – Escorpio è uno dei fiori all’occhiello del Vinci, tanto da spingere anche il dirigente Marcello Miselli a fare un’incursione in Francia per tifare per i suoi ragazzi. “Gli studenti, una ventina, hanno condiviso tutte le fatiche e superato insieme e responsabilmente gli ostacoli che si sono via via presentati. Siamo davvero orgogliosi di loro così come della prestazione dei due piloti, la first rider Ilaria Ribbisi e la reserve driver Irene Ganapini”.

A prescindere dal risultato, partecipare alla Shell Eco Marathon, manifestazione che riunisce studenti di tutto il mondo allo scopo di superare i limiti dell’efficienza energetica in vista del prossimo futuro, è sempre una straordinaria esperienza di confronto e crescita.

J.B.