“Il volontariato non può sopperire alle carenze di personale sanitario sui mezzi di soccorso”

Carenza di personale al Pronto Soccorso di Carpi e parco mezzi obsoleto e inaffidabile sono state queste le principali criticità che la sindacalista di Fials, Giuseppina Parente, ha presentato nel corso di un incontro con la direzione generale dell’Ausl di Modena e che sono state ribadite ieri nel corso di una trattativa sindacale.

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Carenza di personale al Pronto Soccorso di Carpi e parco mezzi obsoleto e inaffidabile sono state queste le principali criticità che la sindacalista di Fials, Giuseppina Parente, ha presentato nel corso di un incontro svoltosi alcune settimane fa con la direzione generale dell’Ausl di Modena. Problematiche respinte al mittente: “ci è stato detto che le graduatorie per la ricerca del personale stanno scorrendo regolarmente e che le unità in forza all’azienda negli ultimi anni sono notevolmente cresciute. Ma se l’organico è regolare – si domanda Parente – perché infermieri e operatori socio-sanitari vengono richiamati durante i loro giorni di risposo, non riescono a usufruire liberamente del loro monte ferie annuale e continuano ad accumulare ore ed ore di straordinario?”. 

Sui mezzi di soccorso finiti in panne durante il servizio, l’azienda assicura che “rispettano tutte le norme di accreditamento e che qualora un’ambulanza sia in riparazione a scendere in campo vi sono quelle del mondo volontariato, anch’esso accreditato a livello regionale. Vorrei però ricordare – prosegue la sindacalista – che le norme sono state innalzate: se prima un mezzo impiegato in Emergenza – Urgenza era considerato in regola con 5 anni di vita e 200mila chilometri percorsi ora i parametri sono saliti a 7 anni e 300mila km”. Infine Parente non risparmia una stoccatina al volontariato: “queste persone svolgono un’attività assolutamente meritoria ma il loro operato non può essere considerato sovrapponibile a quello dei professionisti. Non basta indossare una divisa e fare un corso di poche ore per diventare, ad esempio, un autista soccorritore paragonabile a chi ha dedicato a questa professione una vita di studio e lavoro”.

Tematiche che sono state ribadite anche nella giornata di ieri, 30 aprile, nel corso di una trattativa sindacale in occasione della presentazione del piano Aziendale di riorganizzazione dell’Emergenza Urgenza nel modenese.
“Ci è stata preannunciata l’implementazione del coinvolgimento delle organizzazioni di volontariato a scapito del professionismo. Fials Modena da mesi sta denunciando a gran voce quanto non possiamo essere d’accordo sul ripiego, perché di questo si tratta, del ricorso al volontariato per sopperire alle carenze di personale sanitario sui mezzi di soccorso. Per noi la professionalità è un valore aggiunto, che va perseguito, non demolito. Per quanto il volontariato possa avere tutti i requisiti di accreditamento richiesti, non sarà mai sovrapponibile ad un corso di laurea o ad anni di formazione e di esperienza maturata sul campo”. 

Sul fronte nuovi mezzi di soccorso, conclude Parente, “abbiamo ricordato ai presenti che ci avevano dato rassicurazioni sull’arrivo imminente di almeno tre nuove ambulanze. Ora da tre siamo arrivati a una e non è dato sapere quando arriverà e dove sarà allocata. Per le altre, probabilmente, partirà una gara di noleggio. Anche su questo non possiamo che restare delusi”.

Jessica Bianchi 

 

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