E’ senza fine l’emergenza smog in Emilia Romagna

La Regione è da un mese col bollino rosso. La spiegazione di Vanes Poluzzi, responsabile controllo qualità dell’aria di Arpa. Anche Carpi è una camera a gas con la centralina di via Remesina che ha superato il limite per 22 giorni dall’inizio dell’anno.

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ph Fabrizio Bizzarri

Le previsioni per i prossimi giorni sulle concentrazioni di polveri sottili hanno portato all’ennesima allerta. Tutta la regione resta in “rosso” almeno fino a domani, mercoledì 21 febbraio compreso, con le misure emergenziali che impongono limiti alla circolazione anche ai diesel Euro 5. La provincia di Modena paga una situazione peggiore rispetto alle altre province emiliane: nella giornata di domenica la centralina di Modena Giardini ha superato la soglia dei 100 microgrammi per metro cubo di Pm10, segnando 111 microgrammi per metro cubo, il dato peggiore in Emilia Romagna. Carpi non fa meglio segnando nella centralina di via Remesina 107 microgrammi per metrocubo. I giorni in cui è stato superato il limite di Pm10 sono già stati 22 dall’inizio dell’anno.

E’ tutta la pianura padana a soffrire. Il prossimo bollettino sarà pubblicato mercoledì.

“Purtroppo – spiega Vanes Poluzzi, responsabile controllo qualità dell’aria di Arpa – prosegue questa situazione che è iniziata intorno al 20 gennaio con l’instaurarsi di un sistema anticiclonico da sud ovest di tipo caldo che continua a portare aria calda in quota che ha la proprietà di schiacciare verso il basso l’aria fredda preesistente. In queste condizioni si generano fenomeni di accumulo degli inquinanti che vengono emessi direttamente e anche la produzione di nuovi inquinanti quelli che noi definiamo secondari che si generano per reazione chimico-fisica in atmosfera. La somma di questi due effetti porta a quei valori elevati che abbiamo visto in questi giorni”.

 

 

 

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