Al Cinema Eden arriva il regista Francesco Munzi col suo Kripton

Venerdì 26 gennaio, alle 19, al Cinema Eden di Carpi il regista Francesco Munzi, David di Donatello nel 2015 per il film Anime Nere sarà presente in sala per presentare il suo nuovo lavoro Kripton; con lui dialogheranno anche lo psichiatra Giorgio Magnani e il critico cinematografico Dario D'Incerti. Grazie a questo film la condizione del disturbo mentale diventa la chiave per avvicinarsi all’abisso misterioso della nostra mente e, allo stesso tempo, possibile metafora del nostro tempo. 

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Francesco Munzi

Venerdì 26 gennaio, alle 19, al Cinema Eden di Carpi il regista Francesco Munzi, David di Donatello nel 2015 per il film Anime Nere sarà presente in sala per presentare il suo nuovo lavoro Kripton; con lui dialogheranno anche lo psichiatra Giorgio Magnani e il critico cinematografico Dario D’Incerti.

Kripton indaga la vita sospesa di sei ragazzi, tra i venti e i trent’anni, volontariamente ricoverati in due comunità psichiatriche della periferia romana, che combattono con disturbi della personalità e stati di alterazione. Attraverso il racconto della quotidianità dei protagonisti, delle relazioni che intrecciano tra di loro e con il mondo adulto composto da psichiatri, professionisti e dalle stesse famiglie, il film porta a esplorare in profondità la soggettività umana. La condizione estrema del disturbo mentale diventa la chiave per avvicinarsi all’abisso misterioso della nostra mente e, allo stesso tempo, possibile metafora del nostro tempo.

Nel 2022 circa 800.000 persone sono state in cura presso i servizi di salute mentale pubblici. Tra questi, circa 28.000 erano ospitati in strutture residenziali comunitarie. Si stima che in Italia, nel 2022, le persone che hanno manifestato disturbi mentali di rilevanza clinica siano state circa 3 milioni. Il disagio mentale è in crescita, soprattutto dopo la pandemia, in particolare tra gli adolescenti, per i quali si considera un aumento di circa il 30% dei casi. Nell’anno 2022, il consumo di psicofarmaci è stato pari a 49 milioni di confezioni. Poco più dell’1% è stato prescritto da strutture ospedaliere o servizi per la salute mentale. La maggior parte delle prescrizioni arriva da medici di base o da specialisti privati. I servizi di salute mentale sono stati tra i più colpiti dalla riduzione delle risorse investite nella sanità pubblica. Stigma sociale e carenza di informazione sulla malattia mentale ostacolano spesso la tempestività e la possibilità della cura.