Il progetto del sottopasso ciclopedonale, in variante al vigente Prg e che consentirà a pedoni e ciclisti di attraversare in piena sicurezza via Traversa San Giorgio, teatro di numerosi incidenti stradali anche mortali, è tornato in Consiglio Comunale per incassare l’ennesimo via libera.
Il progetto in carico alla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi (dopo la fumata nera circa l’eventualità di realizzarvi un sovrappasso, opera che avrebbe presupposto numerosi espropri e che dunque avrebbe rischiato di arenarsi ancor prima di vedere la luce) è ora al vaglio della Conferenza dei Servizi, di cui fa parte anche Anas, ente che gestisce il trafficato asse stradale e che aveva negato la possibilità di optare per un semplice attraversamento a chiamata, dopodiché, una volta ottenuto il nullaosta, il cantiere per la costruzione dell’infrastruttura potrà decollare. “Entro la fine di dicembre – ha spiegato in aula l’assessore Riccardo Righi – la Conferenza dei Servizi dovrebbe esprimersi, il Consiglio Comunale nel frattempo è chiamato a dare un assenso preliminare per quanto di sua competenza”. Un passaggio formale che ha raccolto il consenso del civico consesso a esclusione di Lega e Fratelli d’Italia che si sono astenuti. L’opera (per una spesa di 1 milione di euro) collegherà via Bassa – che diventerà una strada chiusa al traffico – a via Bersana: il tunnel interrato approderà nel perimetro attuale del Parco SantaCroce, in uno spazio pubblico sempre accessibile anche negli orari di chiusura del parco, una volta che questo sarà fruibile alla cittadinanza, per permettere così l’accesso alla strada ai soli residenti”. La sezione del sottopasso coinciderà “totalmente con la larghezza di via Bassa obbligando tutti a usare l’infrastruttura”, prosegue Righi, in questo modo si eviteranno gli “attraversamenti azzardati e pericolosi” purtroppo frequenti su via Traversa San Giorgio come rilevato dalla consigliera Chiara Obici (Pd . Carpi 2.0). Di fronte alla puntualizzazione della consigliera del Movimento 5 Stelle, Monica Medici, che rileva come chiudendo via Bassa, si obblighino i proprietari di “una casa presente lungo la strada a fare il giro del perdono per raggiungerla. Della serie se ci chiedono un indennizzo ne hanno tutte le ragioni”, Righi ha invece assicurato come “la situazione non sia stata sottovalutata” e come sia stato raggiunto un “accordo con la proprietà la quale potrà avere una deroga e accedere al proprio fondo agricolo da via Bassa”. Il cantiere del sottopasso non presupporrà una “chiusura significativa in termini di tempo di Traversa San Giorgio ma durante quel periodo – conclude Righi – il traffico verrà deviato sulle vie Mulini e Cattani”. Un’opera che “attendevamo – ha commentato il consigliere di Carpi Futura, Michele Pescetelli – perché la fruibilità del futuro parco non può prescindere da un approdo nell’area in totale sicurezza. La realizzazione di un sottopasso non è un favore che ci viene fatto bensì un atto dovuto soprattutto dopo i tragici eventi che si sono consumati su via Traversa San Giorgio. In città vi sono ancora diversi attraversamenti pedonali pericolosi, se qui si è trovata una soluzione, altrove il tema resta aperto”. Una infrastruttura che, conclude Pescetelli, auspichiamo possa essere propedeutica “all’apertura di Parco SantaCroce” conclude Pescetelli. D’altronde era stato proprio il presidente della Fondazione CR Carpi a dichiarare come una volta terminato il sottopasso il parco potrà finalmente spalancare le porte alla cittadinanza. Che sia la volta buona?
Jessica Bianchi