FestivalFilosofia: da venerdì tutti in piazza a pensare, protagonista ‘la parola’

Piazze e cortili ospiteranno 53 lezioni magistrali in cui grandi personalità del pensiero filosofico discuteranno la centralità del linguaggio, della lingua e della presa di parola in un'epoca - caratterizzata dal dominio della comunicazione - che paradossalmente sembra tuttavia indebolirla.

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Da venerdì 15 a domenica 17 settembre a Modena, Carpi, Sassuolo torna l’appuntamento con il Festivalfilosofia 2023: i mondi della parola. Saranno quasi 200 gli appuntamenti fra lezioni magistrali, mostre e spettacoli.
Oltre 50 filosofe e filosofi approfondiranno la centralità del linguaggio e della lingua in un’epoca dominata dalla comunicazione, ma in cui la parola e il discorso pubblico risultano indeboliti. Quasi la metà delle lezioni sono tenute da debuttanti al festival.
Piazze e cortili ospiteranno 53 lezioni magistrali in cui grandi personalità del pensiero filosofico discuteranno la centralità del linguaggio, della lingua e della presa di parola in un’epoca – caratterizzata dal dominio della comunicazione – che paradossalmente sembra tuttavia indebolirla. Analizzando la situazione del discorso nella sfera pubblica, emergeranno i punti critici della comunicazione politica contemporanea. Nel campo delle relazioni sociali- fanno sapere gli organizzatori della manifestazione- si mostrerà quanto la parola debba essere costantemente curata per evitare il degrado dei rapporti tra le persone, come nei casi dei linguaggi d’odio e delle problematiche di genere. Portando a valore i contributi della ricerca scientifica e tecnologica, si discuterà la questione del linguaggio tanto dal punto di vista evoluzionistico, quanto da quello delle sue codificazioni tecnologiche e algoritmiche. Sulla scorta dei principali modelli filosofici e delle loro genealogie, si traccerà anche il quadro del rapporto tra scrittura e immagine, per mostrare i punti di contatto tra piano espressivo e piano figurativo.
Una decina di appuntamenti saranno nel segno della conversazione e del dibattito, sia per mettere a confronto diverse posizioni filosofiche, sia per generare un incontro fra teorie ed esperienze artistiche. L’edizione 2023, mentre conferma lo stretto legame con i maggiori protagonisti del dibattito filosofico, presenta venticinque voci nuove. Tutte le autrici e gli autori stranieri, con due sole eccezioni, sono al loro debutto al festival.
Tra i protagonisti ricorrenti si ricordano, tra gli altri, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Barbara Carnevali, Donatella Di Cesare, Roberto Esposito, Maurizio Ferraris, Umberto Galimberti, Natalino Irti, Michela Marzano, Stefano Massini, Salvatore Natoli, Massimo Recalcati. Tra chi è al “debutto”: Claudia Bianchi, Alex De Voogt, Silvia Ferrara, Tim Ingold, Sverker Johansson, David Le Breton, Franco Lo Piparo, Eva Meijer, Cecilia Robustelli, Gisèle Sapiro, Françoise Waquet, Maryanne Wolf.
Il programma filosofico del festival propone anche la sezione “la lezione dei classici”: studiose e studiosi autorevoli commenteranno i testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema della parola. Per il pubblico del web, alle ore 18 di ciascun giorno sarà trasmessa in diretta una lezione sui canali del festival, in attesa della pubblicazione dell’intero programma la settimana successiva alla manifestazione.
Se le lezioni magistrali sono il cuore della manifestazione, un vasto programma creativo (ancora in corso di ultimazione) coinvolgerà performance, musica e spettacoli dal vivo. Mentre diversi appuntamenti espositivi saranno dedicati alla questione del rapporto tra parola e immagine – attraverso un lavoro sulla scrittura o sui prompt linguistici che presiedono alla generazione delle immagini – una serie di esperienze laboratoriali e partecipative metterà in pratica e in scena l’esercizio della presa di parola, coinvolgendo le questioni del multilinguismo, della lingua madre, delle lingue generazionali, delle pratiche affermative di soggettività.
Tra i partecipanti: Alessandro Bergonzoni con le sue sperimentazioni linguistiche e concettuali; Gino Castaldo con un racconto di come le parole dei cantautori abbiano plasmato l’immaginario degli italiani; Ascanio Celestini con una narrazione sulla voce collettiva dell’eccidio delle Fosse Ardeatine; Mariangela Gualtieri con un rito della voce poetica; Monica Guerritore con una riflessione su estetica e pratiche artistiche; Saverio Raimondo con una lezione-spettacolo sull’incerto futuro della satira; Pablo Trincia con una testimonianza sul podcast come dispositivo di racconto.
Oltre trenta le mostre e installazioni proposte in occasione del festival da un’ampia rete di istituzioni artistiche pubbliche e gallerie private.
L’insieme del programma creativo coinvolge e sintonizza tematicamente una rete di oltre 160 partner culturali.
Il festival è promosso dal “Consorzio per il festivalfilosofia”, di cui sono soci i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e la Fondazione di Modena.

 

 

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