Superamento del passaggio a livello di via Roosevelt: chi paga?

Sul superamento del passaggio a livello di via Roosevelt sta lavorando RFI – Rete Ferroviaria Italiana a cui spetta il compito di redigere il progetto di fattibilità tecnico-economica entro la fine di quest'anno. Al momento l’opzione più accreditata pare essere la realizzazione di un sottopassaggio sull’asse Manzoni – Tre Ponti, ma Rfi non si sbottona: “l’opera sostitutiva sarà un sottovia carrabile in asse all'attuale passaggio a livello, ma le caratteristiche tecniche saranno sviluppate in fase di progettazione”. Fattibile o no, è però la sostenibilità economica il nodo maggiormente critico con cui i nostri amministratori dovranno fare i conti.

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Eterni tempi di percorrenza, aria irrespirabile a causa dei numerosi motori accesi… ogniqualvolta le sbarre del passaggio a livello di via Roosevelt si abbassano è la stessa storia. Una storia che si ripete da anni nonostante si continui a discutere della necessità, ormai non più derogabile, – anche in considerazione della fortissima espansione edilizia di Cibeno unitamente a quella prevista sull’asse Tre Ponti – Corbolani, con tanto di polo universitario – di superare il passaggio a livello mediante la realizzazione di un sottopasso. Un’operazione tutt’altro che semplice a cui sta lavorando RFI – Rete Ferroviaria Italiana, grazie a un accordo siglato col Comune di Carpi: alla controllata di Ferrovie dello Stato il compito di redigere il progetto di fattibilità tecnico-economica dell’infrastruttura. Ma a che punto siamo? “Al momento – spiegano da Rfi – è in chiusura la stipula della convenzione col Comune per l’avvio dell’elaborazione del progetto di fattibilità tecnico – economica dell’opera. Questa fase di progettazione dovrebbe poi concludersi entro quest’anno”.  Un progetto (il cui costo ammonta 160mila euro ripartiti tra i due soggetti in campo) che metterà nero su bianco tutti gli scenari e le ipotesi possibili e anche se al momento l’opzione più accreditata pare essere la realizzazione di un sottopassaggio sull’asse Manzoni – Tre Ponti, Rfi non si sbottona:  “l’opera sostitutiva del passaggio a livello sarà un sottovia carrabile in asse all’attuale passaggio a livello, ma le caratteristiche tecniche saranno sviluppate in fase di progettazione”. Se il cronoprogramma verrà rispettato, entro dicembre 2023 il progetto sarà pronto ma la partita sarà ben lungi dall’essere finita.

Occorrerà infatti valutare le rilevanti ricadute e i disagi che un cantiere di tale portata inevitabilmente comporterà sia sulla viabilità che sugli edifici che insistono nell’area, soprattutto a causa della sezione ridotta di via Tre Ponti. 

“Si dovrà considerare anche quale sarà l’impatto urbanistico dell’intervento, poiché al centro della nostra azione vi è la rilettura di un intero pezzo di città e scelte di questo tipo richiedono un coinvolgimento ampio con la città. Il progetto dovrà prevedere interventi di ricucitura in grado di garantire la massima accessibilità ai luoghi privilegiando spostamenti di tipo ciclo-pedonale, in un’ottica più ampia di sostenibilità ambientale”, sottolinea l’assessore Riccardo Righi.

Vi è poi un altro ostacolo con cui i nostri amministratori dovranno confrontarsi, ovvero una spesa che non si annuncia affatto leggera. Quello della sostenibilità economica infatti, resta il nodo maggiormente critico con cui fare i conti. Difficile pensare che il Comune di Carpi sia in grado, da solo, di far fronte a costi tanto gravosi. Per i nostri amministratori si aprirà dunque verosimilmente una nuova partita, ovvero bussare alle porte della Regione – e non solo – per trovare risorse economiche e appoggi politici in grado di mettere la parola fine a una storia, quella del superamento del passaggio a livello di via Roosevelt, che si protrae ormai da troppo tempo. Una storia che ha tutte le carte in regola per diventare il cavallo di battaglia dei prossimi candidati sindaco… 

Jessica Bianchi