Differenziata al 74% in Regione ma Carpi supera l’86%

In Emilia-Romagna cresce ancora la raccolta differenziata dei rifiuti: nel 2022 ha raggiunto il 74% con una crescita dell'1,8% rispetto all'anno precedente. Carpi dal canto suo, si conferma un Comune Riciclone, raggiungendo quota 86,3% un risultato che le ha fatto conquistare il quarto posto a livello nazionale nella fascia dei comuni sopra i 25mila abitanti, in particolare per due fondamentali indicatori: la “minor produzione di rifiuto urbano”, con 445,7 kg per abitante, e la “minor quantità di rifiuto indifferenziato pro capite”, con 59,5 kg per abitante (dati 2022).

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In Emilia-Romagna cresce ancora la raccolta differenziata dei rifiuti: nel 2022 ha raggiunto il 74% con una crescita dell’1,8% rispetto all’anno precedente. Stando al report realizzato da Regione e Arpae, su un totale di 2,8 milioni di tonnellate di rifiuti urbani prodotti l’anno scorso (in leggera diminuzione), ammontano a oltre 2 milioni di tonnellate i rifiuti differenziati, in particolare organico e carta. I rifiuti urbani indifferenziati sono in linea con lo scenario pianificato per il 2022. Tra i capoluoghi il primato è di Ferrara con l’87,6% di differenziata. Seguono Reggio Emilia (82,8%), Forlì (81,7%), Parma (80,9%), Piacenza (71,8%), Ravenna (67,4%), Rimini (66,5%), Bologna (63,2%) e Modena (61%). A livello provinciale, invece, la media migliore è quella del territorio parmense, stabile al 79,2%. Seguono poi il ferrarese col 77% (-0,5% rispetto al 2021), il riminese col 68,3% (-1,1%), il piacentino col 72,4% (+0,8%), il reggiano con l’82,3% (+0,2), il modenese col 72,4% (+0,65), il bolognese col 69,3% (+2,3%), il ravennate col 70,5% (+8,4%) e il territorio di Forlì-Cesena col 76,7% (+5,1%). In 123 Comuni dell’Emilia-Romagna la raccolta differenziata ha superato l’80%, mentre in 29 municipalità ha passato la soglia del 90%. 

Carpi dal canto suo, si conferma riciclona, raggiungendo quota 86,3% un risultato che le ha fatto conquistare il quarto posto a livello nazionale nella fascia dei comuni sopra i 25mila abitanti, in particolare per due fondamentali indicatori: la “minor produzione di rifiuto urbano”, con 445,7 kg per abitante, e la “minor quantità di rifiuto indifferenziato pro capite”, con 59,5 kg per abitante (dati 2022).

E intanto da Bruxelles è arrivato il via libera da parte della Commissione europea al Piano rifiuti dell’Emilia-Romagna 2022-2027.