Michele Placido torna al Comunale di Carpi dopo sei anni di assenza

Il Teatro Comunale si appresta a ospitare un altro grande nome dello spettacolo italiano, Michele Placido, protagonista il 25 e 26 del goldoniano La bottega del caffè, fra i testi più famosi della prolifica produzione di Carlo Goldoni.

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© Simone Di Luca

Il Teatro Comunale si appresta a ospitare un altro grande nome dello spettacolo italiano, Michele Placido, protagonista il 25 e 26 del goldoniano La bottega del caffè. Fra i testi più famosi della prolifica produzione di Carlo Goldoni (1707-1793), la commedia è stata portata in scena – solo per limitarsi a memorabili allestimenti degli ultimi decenni – da interpreti quali Salvo Randone, Tino Buazzelli, Giulio Bosetti e Pino Micol, e altrettanto importanti registi, da Squarzina a Scaparro, da Fenoglio a De Bosio. L’azione si svolge in un campiello veneziano, su cui s’affaccia la “bottega” del titolo, dove alcuni personaggi – clienti abituali o di passaggio – che danno vita a divertenti vicende nell’arco di una giornata, dall’alba a notte, durante il Carnevale. Il microcosmo è composto da Ridolfo il caffettiere, Pandolfo con la sua casa da gioco, la bellissima Lisaura, ex-ballerina, ma fra tutti spicca don Marzio (interpretato da Placido), nobile napoletano in decadenza e inviso ai più, per il suo essere ambiguo e pettegolo. Poi arriva Placida, che, travestita da pellegrina, sta cercando il marito Flaminio, di cui ha perso ogni traccia…

Sottolinea Paolo Valerio nelle note di regia: “Portiamo sulla scena tutta la vitalità e il divertimento della commedia, la comprensione che l’autore mostra per l’uomo – di cui ritrae con sottigliezza le virtù ed i lati oscuri – il suo amore viscerale per il teatro, per la scrittura, per gli attori, sulle cui potenzialità costruiva personaggi universali”.

Con Michele Placido, che torna a Carpi sei anni dopo Piccoli crimini coniugali di Schmitt, con la Bonaiuto, saranno in scena Luca Altavilla, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Anna Gargano, Armando GranatoVito Lopriore, Francesco Migliaccio, Michelangelo Placido (uno dei figli attori di Michele) e Maria Grazia Plos. Coproducono Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia, Goldenart Production e Teatro della Toscana.

Sabato 25 sipario alle 21, domenica 26 alle ore 16: il teatro apre mezz’ora prima.

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