La Soprintendenza ordina la rimozione della struttura esterna del bar della Biblioteca Loria

Se l’Ex Scuola Media Ciro Menotti è un bene tutelato come è stato possibile che sia stata concessa l’autorizzazione alla struttura esterna senza avere il parere della Sovrintendenza?

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L’immagine è già una foto d’epoca: la struttura esterna del Cookies che ha chiuso a metà gennaio non c’è più (https://temponews.it/2023/01/17/la-biblioteca-comunale-perde-il-bar-chiude-il-cookies/). Lo staff del bar ha rinunciato alla gestione dopo sedici anni e rescisso il contratto di concessione in uso degli spazi di proprietà comunale al piano terra della biblioteca multimediale destinati a uso pubblico esercizio di somministrazione alimenti e bevande. I locali dovranno essere sgomberati entro il 9 febbraio e lasciati nello stato in cui erano stati consegnati, ossia privi della struttura esterna. Chi subentrerà nella gestione, ammesso che qualcuno risponda al prossimo bando, si ritroverà a disposizione solo lo spazio interno estremamente ridotto. L’ edificio dietro a Palazzo Pio tra piazzale Re Astolfo e via Rodolfo Pio, ha ospitato la Scuola Media Ciro Menotti e, ancor prima la Manifattura Loria: è un bene tutelato dalla Soprintendenza che da tempo aveva espresso parere negativo su quella struttura esterna e sulla sua conformità al contesto chiedendone la rimozione al Comune di Carpi che oggi ha deciso di procedere.

Se l’Ex Scuola Media Ciro Menotti è un bene tutelato come è stato possibile che sia stata concessa l’autorizzazione alla struttura esterna senza avere il parere della Sovrintendenza? Difficile ricostruire una vicenda che risale al 2007 quando era Sindaco Enrico Campedelli affiancato da Alberto Allegretti (Bilancio), Marcella Valentini (Pari Opportunità), Cinzia Caruso (Servizi Sociali), Maria Cleofe Filippi (Istruzione), Mirco Arletti (Urbanistica), Alberto D’Addese (Viabilità, Lavori Pubblici e Sport), Lella Rizzi (Centro Storico) e Alberto Bellelli (Cultura). Con ogni probabilità una postilla del regolamento edilizio di allora avrà concesso la proroga per questi quindici anni oppure sarà staro redatto un documento a firma di un dirigente per legittimare l’autorizzazione della struttura esterna posata poco tempo dopo l’inaugurazione ufficiale della nuova Biblioteca Multimediale  e rimasta lì anche dopo il parere negativo della Soprintendenza e dopo il ‘caso dehor’.

Sara Gelli

 

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