La Sandro Cabassi del Nuoto si è riunita, martedì 20 dicembre, per un’epica rimpatriata: a darsi appuntamento presso la Parrocchia di Quartirolo, una settantina di ex atleti e allenatori. Una serata che nessuno di loro scorderà tanto facilmente perché a tavola han preso posto anche ricordi, aneddoti, emozioni… Tanti i pezzi di strada, anzi di acqua e corsie, condivisi insieme. Tre generazioni di carpigiani hanno riassaporato la gioia di trascorrere del tempo insieme e celebrare oltre 40 anni di storia. Alcuni non vivono più a Carpi, qualcuno si è trasferito in altre regioni o all’estero, ma per questo appuntamento hanno fatto carte false per essere presenti. Tra loro anche un artista, nostro concittadino, che vive a Parigi da quasi trent’anni: “ho trascorso una notte insonne a causa dell’adrenalina da emozioni e l’overdose di stracotto”, sorride. “La Cabassi non è solo un bel ricordo ma è ancora viva così come i suoi valori, quelli che dovremmo trasmettere ai nostri figli: il fare gruppo, la sportività, il saper vincere ma anche saper perdere”.
“Qualcuno – aggiunge un’altra ex nuotatrice – si è avvicinato timidamente pronunciando il nome dell’altro, altri si sono reciprocamente buttati l’uno al collo dell’altro perché si sarebbero riconosciuti tra mille. Insomma abbiamo rivissuto tante emozioni, ricordando un passato fatto di sole gioie: allora pare non conoscessimo la tristezza… forse perché eravamo giovani o, chissà, forse perché il nuoto ci ha fatto capire come funziona la vita: se hai una squadra alle spalle, infatti, non condividi solo la gioia delle vittorie ma anche il peso delle sconfitte. Un onere che si fa via via più leggero, fino a essere superato. Lo sport è stato un grande maestro di vita”.
Un successo che non può che essere replicato, i nostri atleti si sono infatti già dati appuntamento al 2024 per festeggiare insieme i 50 anni della nascita della società (correva l’anno 1974) ma, probabilmente, qualcuno non resisterà tanto a lungo…
J.B.