E’ pronto l’Archivio donato da Liliana Cavani al Comune

Fondi cinematografici e archivi è il titolo della tavola rotonda che il Comune di Carpi organizza dopo aver terminato l’inventario del fondo donato da Liliana Cavani tre anni fa: l’appuntamento è sabato 26 novembre, alle 9:30, nella Sala delle Vedute di Palazzo Pio. L’incontro sarà aperto da un intervento di saluto della Cavani.

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Fondi cinematografici e archivi è il titolo della tavola rotonda che il Comune di Carpi organizza dopo aver terminato l’inventario del fondo donato da Liliana Cavani tre anni fa: l’appuntamento è sabato 26 novembre, alle 9:30, nella Sala delle Vedute di Palazzo Pio, edificio che ospita alcuni istituti culturali comunali, fra i quali l’Archivio – dov’è conservato il fondo che raccoglie la documentazione professionale della regista – e gli spazi espositivi dei Musei, dove è in corso la mostra L’eterno ritorno, dedicata al film Al di là del bene e del male. L’incontro sarà aperto da un intervento di saluto di Liliana Cavani: la prima parte sarà su L’Archivio Cavani a Carpi, la seconda su altri fondi cinematografici, di registi, attori e studiosi, con testimonianze dagli archivi di Ferrara (Michelangelo Antonioni), Rimini (Federico Fellini), Cremona (Ugo Tognazzi) e Pavia (Davide Turconi) per una sorta di mappatura di contesti analoghi in regione e nella bassa lombarda, terre che hanno dato al cinema italiano alcune delle figure più interessanti del ‘900 e non solo, e che conservano oggi patrimoni fondamentali per ricostruire la storia del cinema nel nostro Paese.

Quello di Carpi, inventariato sotto la sorveglianza della Soprintendenza Archivistica dell’Emilia-Romagna, è denominato Archivio professionale Liliana Cavani 1960 –2015, ed è consultabile nell’Archivio Storico comunale: la donazione all’Ente locale giunse a coronamento di una trentennale storia che ha visto il Comune organizzare iniziative dedicate al cinema dell’illustre concittadina. La documentazione – che si collega fra l’altro alla Cineteca di Bologna, dove si conservano rulli, copie in positivo e separati magnetici di alcuni film – racconta l’attività fra cinema, televisione e teatro, dai primi lavori in Rai al debutto registico con Francesco di Assisi del 1966, fino al terzo “Francesco” (2014). Vi sono oggetti, trattamenti, sceneggiature, dialoghi, appunti, quaderni, lettere, materiali di studio e piani di lavorazione firmati anche dai professionisti che hanno partecipato alla realizzazione dei film. Poi studi e bozzetti per scenografie e costumi, foto di scena, volumi di studio, VHS e cassette sonore, fotografie e cartoline, manifesti e locandine, fino alla monumentale rassegna stampa. L’ingresso alla tavola rotonda del 26 novembre è libero fino a esaurimento posti.

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