Vesti circolare insieme a Eleonora Ripa

Eleonora Ripa, 34 anni, professionista nel mondo della sperimentazione clinica, è la fondatrice di vestocircolare: un progetto di moda sostenibile che ha cucito su misura per sé e per le altre donne appassionate di capi e accessori vintage, e di moda circolare che ridà vita ai capi e ai tessuti riducendo gli sprechi.

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Si chiama vestocircolare il progetto ideato e realizzato dalla carpigiana Eleonora Ripa, 34 anni, che coltiva da anni una grande passione per i mobili e gli oggetti di antiquariato e, soprattutto, per i capi di abbigliamento del passato.

Eleonora, quando e come è nata l’idea di Vestocircolare?

“L’idea si è concretizzata nell’estate del 2021, anche se è da quando sono piccola che giro per mercatini insieme a mio padre. Con gli anni si è sviluppata la mia passione per il vintage collegata all’usato, e ho cominciato ad apprezzare la qualità dei capi d’abbigliamento del passato, e la filosofia di recupero che c’è dietro. Comprando vintage si può spendere meno, cambiandosi spesso, senza però avere un impatto negativo sul pianeta, che è ormai oberato di vestiti che non si usano più e rifiuti tessili”.

Cosa propone quindi Vestocircolare?

“Vestocircolare propone dei capi vintage e second hand selezionati sulla base del mio gusto personale, capi che hanno alle spalle una storia. Il nome stesso, Vestocircolare, contiene un verbo attivo, ad indicare che quella del vintage e del secondo hand è una scelta consapevole che ci impegna attivamente. Comprando usato si decide di abbracciare una filosofia in cui si regala dell’altro tempo a capi che hanno già un vissuto. Mi piace pensare che esistano vari tempi dei vestiti: il primo, il secondo, il terzo…Si può essere partecipi di uno di questi tempi, arricchendo la storia del capo con le proprie esperienze e tramandandole a chi viene dopo di noi. Inoltre, in Vesto Circolare le persone possono trovare anche capi Reworked, ovvero capi reinventati. Con questo progetto i capi vintage di alta qualità che non vengono più usati, oppure che hanno qualche piccolo difetto, acquistano una nuova vita, attraverso una rilavorazione a livello sartoriale che li trasforma spesso anche con ricami a mano. C’è poi Handmade, il progetto frutto del mio corso di cucito: si tratta di pochi capi basici, versatili e continuativi, confezionati con rimanenze di tessuto di alta qualità e concepiti per durare nel tempo. Sul sito www.vestocircolare.com/ è possibile visitare tutte le sezioni e accedere al negozio online”.

Quali sono i tuoi obiettivi?

“I miei obiettivi sono molteplici. Il primo è quello di normalizzare l’utilizzo del second hand e del vintage, facendo capire che non c’è nulla di male nell’indossare qualcosa di usato. I capi di una volta hanno una qualità dei tessuti e uno stile unici, oltre a una storia fatta di persone ed eventi che ha permesso loro di arrivare nelle nostre mani. Mi piace anche promuovere un utilizzo quotidiano di capi che ai più possono sembrare adatti solo ad occasioni speciali, dando consigli su come abbinarli. Inoltre, tramite Vesto Circolare cerco di sensibilizzare sulle scelte di acquisto consapevoli, siano esse di usato o nuovo. Infatti, nella mia pagina Instagram ho una sezione dedicata alla presentazione dell’attività di piccole aziende artigianali che scopro e di cui apprezzo i valori, e con cui spesso sviluppo collaborazioni per proporre le box artigianali di vestocircolare, il cui contenuto viene creato su ordinazione. Si tratta di pacchi confezionati con amore in cui vengono inseriti articoli di abbigliamento o accessori vestocircolare, insieme a piccoli oggetti realizzati da artigiani esperti in diversi ambiti (gioielli, ceramica…). Parallelamente condivido anche dei consigli su come lavare e conservare al meglio alcuni capi, perché anche un buon mantenimento e cura aiutano a farli durare di più nel tempo. In poche parole, la mia missione è quella di portare avanti la filosofia di una scelta di moda consapevole”.

Chiara Sorrentino