Riparte da Palazzo Foresti il viaggio alla scoperta delle opere preziose sulle orme di Leonardo

Riparte il percorso di “Leonardo 500 opere preziose” con il secondo evento in programma il 24 settembre a Palazzo Foresti, a cura di Samuele Bisi, titolare, insieme alla sorella Daniela, della storica gioielleria dal 1973 “Bisi Gioielli DSB srl” in C.so Cabassi, e presidente dell'associazione culturale “Leonardo 500 opere preziose” nata nel 2022 e volta alla rivalutazione delle opere preziose. “Il nostro progetto nasce dallo sforzo privato di diverse aziende, tra cui Pininfarina Segno, Caviro Spa, Alcozer Firenze, per divulgare l'importanza della valorizzazione dei beni preziosi che possediamo e che ci distinguono in tutto il mondo”.

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Samuele Bisi

Sabato 24 settembre, nelle sale di Palazzo Foresti, dove si trova ubicato il “salotto rosa” in via San Francesco n°20, si terrà il secondo appuntamento con Leonardo 500 opere preziose, l’evento ideato e realizzato dall’associazione, con lo scopo di diffondere la cultura della valorizzazione dei beni preziosi che rendono unico il nostro Paese.                              
Un evento esclusivo su invito, che prevede un’esposizione delle opere di artisti riconosciuti come Antonio Cannata, Max Coppeta, o ancora nuovi artisti emergenti, che invece resterà aperta al pubblico nei giorni di venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 settembre, previa prenotazione, per consentire a chiunque lo desideri di ammirare le meraviglie esposte.
Il percorso tra le preziose eccellenze italiane riprende il suo viaggio, iniziato nel dicembre del 2019 con il primo evento svoltosi sempre a Palazzo Foresti, dopo l’interruzione causata dalla pandemia. Anni difficili durante i quali, però, l’attività culturale e imprenditoriale di Samuele Bisi e dei suoi collaboratori non si è mai fermata, dando vita a un’associazione culturale di respiro nazionale al servizio della divulgazione dell’importanza della valorizzazione delle opere preziose italiane.
Come nasce l’associazione e chi ne fa parte?
“L’associazione nasce dallo spirito di resilienza e dall’unione di intenti di un gruppo di aziende e professionisti che operano nel settore delle opere preziose. Dell’associazione fanno parte oltre a me, perito di Gemmologia, diversi partner progettuali oltre che esperti di arte e di preziosi che hanno collaborato attivamente alla nascita del progetto, e che mettono i loro servizi a disposizione dell’associazione tra cui: Patrizia Roncadi, consulente in Arti e Libri, storica dell’arte ed esperta nel campo delle Belle Arti, dell’arte contemporanea, dei libri e dei manoscritti; Patrizia Caretto, consulente d’arte con una grande tradizione antiquaria alle spalle; Veronica Riccò, laureata in Storia e Critica delle Arti e dello Spettacolo con un master in “Attività di tutela e valutazione de patrimonio culturale. Con questa associazione, che avrà la sua sede a Carpi, stiamo programmando diversi eventi in tutta Italia, con viaggi ispirati alla vita di Leonardo Da Vinci e non solo, in grado di richiamare turisti dall’estero. Abbiamo creato un sito web www.leonardo500operepreziose.com dove teniamo aggiornati sulle nostre attività, e aperto un profilo Facebook e uno Instagram in cui le persone possono interagire e fare domande ai nostri esperti”.
Oltre all’associazione, in questi anni di pausa pandemica hai scritto anche un libro intitolato “Valore Unico”. Cos’hai racchiuso in questo volume?
“In quest’opera di quasi 300 pagine ho racchiuso anni di incontri e relazioni personali, decine se non centinaia di ricerche e studi storici di quadri, gioielli e opere preziose in generale, dei nostri territori, seguendo il filo conduttore di Leonardo Da Vinci, ma anche approfondimenti sugli strumenti di innovazione tecnologica da abbinare alle valutazioni e certificazioni, che normalmente si richiedono e si producono riuscendo a dare maggiori garanzie e per conservarne dati e documenti tramite le nuove tecnologie digitali. In un mondo in rapida evoluzione come quello in cui stiamo vivendo, riteniamo sia doveroso un cambiamento ed una trasformazione che unisce la storia, il passato al futuro e alla tecnologia, per continuare a proteggere, garantire e valorizzare i nostri patrimoni, oltre che a contribuire a creare uno spazio culturale e commerciale per i giovani di oggi che vogliono intraprendere questa strada”.

Chiara Sorrentino

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