Fondazione Crc, le precisazioni della lista di Arletti che va all’attacco

“Tutti coloro che sono candidati Consiglieri di Amministrazione nella lista Comune – Diocesi, a parte il candidato presidente, sono persone con competenze tipiche di chi deve ricoprire un ruolo in un Consiglio di indirizzo e non in un Consiglio di Amministrazione. In altre parole si tratta, di competenze solamente politiche, sempre nel senso alto del termine, ma non di competenze gestionali e di governance di una Fondazione” puntualizza il candidato presidente Giovanni Arletti.

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Le puntualizzazioni sono affidate a un comunicato stampa e arrivano dall’imprenditore Giovanni Arletti, candidato Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi a pochi giorni dall’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione in programma il 2 settembre.

Arletti chiarisce che “nelle Fondazioni bancarie le decisioni sui programmi delle attività sono di competenza esclusiva del Consiglio di Indirizzo il quale poi, dopo averli definiti e deliberarti, li affida al Consiglio di Amministrazione affinché quest’ultimo ne valuti la loro fattibilità e provveda alla loro realizzazione.

Queste differenze di poteri e competenze sono scritte molto chiaramente nello statuto delle fondazioni e quindi anche in quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.

In particolare il lettore che volesse verificare quanto sopra, potrà andare a leggere l’articolo 17 comma 2 dello statuto dove dalla lettera a) alla lettera i) sono elencati i tutti i poteri e le competenze del Consiglio di Amministrazione.

Il lettore troverà che in nessuna di quelle lettere indicate, è scritto che il Consiglio di Amministrazione ha il potere di definire i programmi anzi, alla lettera b) si precisa proprio che al Consiglio di Amministrazione è attribuita la gestione operativa della Fondazione nel quadro della programmazione definita dal Consiglio di Indirizzo. È poi attribuito dallo statuto al consiglio di amministrazione anche un generale potere di fare proposte ma certamente non di definire e deliberare i programmi dell’Ente.

Inoltre, con riferimento ai poteri attribuiti al Consiglio di Indirizzo, anche qui il lettore potrà andare a leggere l’articolo 14 lettera i) sempre dello Statuto, il quale recita che al Consiglio di Indirizzo è attribuito il potere di determinare i programmi pluriennali di attività della Fondazione, con riferimento alle peculiarità ed esigenze del territorio, individuando i settori, tra quelli previsti dallo Statuto, ai quali destinare le risorse tempo per tempo disponibili e definendo, in linea di massima, gli obiettivi,  le linee di operatività e le priorità degli interventi.

Lo Statuto della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi è quindi molto chiaro nell’attribuire la determinazione dei programmi pluriennali dell’Ente al Consiglio di Indirizzo e nell’attribuire la gestione operativa dell’Ente al Consiglio di Amministrazione.

Lo Statuto è a disposizione di chiunque lo volesse leggere ed è pubblicato nel sito della Fondazione all’indirizzo ( www.fondazionecrcarpi.it ).

Tutto ciò premesso, il candidato presidente Giovanni Arletti, che ha approfondito di temi riguardanti i poteri e le competenze dei due organi, non ha ritenuto opportuno proporre, in questa fase, nessun programma al Consiglio di Indirizzo perché ritiene che il compito principale di un neo insediato Consiglio di Amministrazione sia quello di realizzare i programmi già definiti dal Consiglio di Indirizzo.

Il candidato Presidente Arletti ha pertanto composto la sua lista semplicemente seguendo ciò che prescrive  lo statuto della Fondazione e scegliendo in parte persone in possesso di esperienze e di competenze tecniche necessarie per gestire operativamente al meglio la Fondazione e per tutelare l’integrità del suo patrimonio, e completando la lista con persone che conoscono in maniera approfondita il territorio, le sue dinamiche, le sue peculiarità, le opportunità che lo stesso presenta, e quindi con competenze anche politiche, con l’intento di favorire il dialogo e la collaborazione con i Consiglieri di Indirizzo.

Il candidato Giovanni Arletti con la sua lista, ha semplicemente voluto mettere a disposizione dei Consiglieri di Indirizzo, designati dagli Enti “istituzionali”, un consiglio di amministrazione ben assortito, composto di persone in grado di realizzare i programmi già deliberati, in grado di fare proposte di nuovi programmi e in grado di gestire operativamente la Fondazione.

È poi ovvio ma doveroso evidenziare che per consuetudine, prima di realizzare un programma occorre verificarne la fattibilità sottolineando altresì che per determinati progetti non si deve guardare solamente alla fattibilità dell’investimento ma ne va valutata anche la gestione successiva.

Inoltre, sempre con riferimento a ciò che è apparso sulla stampa, nei passaggi dove sono state citate le peculiarità dei singoli candidati consiglieri della lista Comune-Diocesi, è emerso che alcuni di loro hanno “una conoscenza della macchina regionale e amministrativa e possono essere dei facilitatori” altri, “saranno fondamentali per l’università”, altri ancora “conoscono molto bene anche i temi del volontariato”, altri “hanno già esperienza in Fondazione e cureranno i rapporti con enti più periferici” e infine c’è anche chi “porterà il contributo delle piccole e medie imprese”.

Da quanto sopra evidenziato traspare molto chiaramente come tutti coloro che sono candidati Consiglieri di Amministrazione nella lista Comune – Diocesi, a parte il candidato presidente, sono persone con competenze tipiche di chi deve ricoprire un ruolo in un Consiglio di indirizzo e non in un Consiglio di Amministrazione, proprio per le singole caratteristiche e per le singole competenze messe chiaramente in evidenza dalla stampa.

 In altre parole si tratta, di competenze solamente politiche, sempre nel senso alto del termine, ma non di competenze gestionali e di governance di una Fondazione. 

Va poi ricordato che tre candidati (su sette) della lista Comune-Diocesi sono attualmente consiglieri di indirizzo e perciò la continuità, che tanto viene citata di questi tempi, sarebbe a nostro avviso realizzata e garantita veramente se questi consiglieri di indirizzo restassero al loro posto capitalizzando la loro esperienza maturata nell’organo di indirizzo a beneficio della Fondazione e soprattutto a beneficio della Comunità.

Alla luce di tutto ciò, quello che a nostro avviso risulta poco comprensibile è che gli Enti designanti i Consiglieri di Indirizzo quali, la Diocesi e i Comuni per mezzo dei loro delegati, facciano finta di non capire e/o di non vedere.

Infine un’ultima precisazione: la lista del candidato Presidente Giovanni Arletti è stata, ovviamente e come prevede lo statuto, presentata da un Consigliere d’Indirizzo, e la cui composizione è stata frutto di meticolosa cura e attenzione.

Una lista di uomini e donne indipendenti, che molto probabilmente è stata, nella prima tornata elettorale e potrebbe esserlo anche nella seconda tornata, un “fuori programma” basato semplicemente sulle principali regole statutarie fondanti della Fondazione; regole che tutti coloro che orbitano intorno alla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi dovrebbero sempre avere ben presenti”.

Lista Giovanni Arletti candidato Presidente alla Fondazione C.R. Carpi

 

 

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