Carpi C’è, la carica dei 75

Decisamente svecchiato, il nuovo direttivo vorrebbe “cambiare rotta, adottare una nuova modalità di pensiero e di azione. Favorire il cambiamento insomma. Ecco perchè, ad esempio, stiamo lavorando affinché il cantiere che a breve partirà in Corso Roma possa essere perlomeno abbellito con l’arte urbana, diventando, malgrado i disagi che creerà, un motivo di richiamo”, spiega la neo presidente di Carpi C’è, Alessia Serafini. Per ridare dignità al centro infatti non servono solo eventi bensì azioni strutturate e di largo respiro: “perchè non rendere il centro più colorato? Perchè non disseminarlo ulteriormente di panchine, aiuole fiorite e alberi? Piazza Martiri è perlopiù vuota, non sfruttata, ripensarne l’arredo - conclude Serafini - potrebbe essere utile per darle nuovamente slancio”.

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Giancarlo Manicardi e Alessia Serafini

Sono 75 i soci dell’associazione di commercianti Carpi C’è e hanno una gran voglia di cambiare le sorti di un centro decisamente “appassito”. L’obiettivo del nuovo direttivo capitanato dalla presidente Alessia Serafini e dal vice Giancarlo Manicardi – e composto da Anna Bulgarelli, segretaria; Adele Pronti, Daniela Bisi, Maria Masetti, Massimo Cappi e Valeria Cremaschi i consiglieri –  è su tutti quello di rivitalizzare il centro storico, rendendo “Carpi più attraente e attrattiva”, spiega Alessia. 

Parole d’ordine, “collaborazione e apertura anche nei confronti dei non iscritti – prosegue – poiché per migliorare le cose occorre il contributo di tutti e ascoltarne la voce è fondamentale”. Il lavoro da fare per risalire la china è tanto ma, “ci siamo già messi all’opera e insieme all’Amministrazione Comunale abbiamo concordato sulla necessità di riproporre i Mercoledì d’estate, ovvero le aperture serali dei vari esercizi che vorranno aderire, unitamente a una serie di eventi e intrattenimenti per giovani e famiglie per cui verrà indetto un apposito bando”. Il centro è una realtà complessa in cui convivono numerosi soggetti, a partire dai residenti: “non abbiamo alcuna intenzione di sottrarci al dialogo – sottolinea la neo presidente – ecco perchè abbiamo già incontrato l’associazione dei residenti. E’ giusto trovare insieme il giusto compromesso per far tornare a splendere il cuore della nostra città”. 

Rompere la sfiducia è difficile – aggiunge Giancarlo Manicardi – tutto intorno aleggia un senso di impotenza ma noi vogliamo mettere in campo delle azioni all’insegna della massima resa/minima spesa per aprire nuovi spiragli e riportare nel breve periodo delle persone in centro con l’auspicio di innescare dei meccanismi positivi sul lungo termine. Da qualcosa occorre partire però, perché se non si fa nulla il rischio è che il centro muoia come sta accadendo in altre realtà italiane. Le abitudini sono mutate e l’e-commerce prende sempre più piede… si deve prendere atto di questi cambiamenti, unire le forze, coordinarci, stringere relazioni tra commercianti per aver maggior peso ma anche per non disperdere inutili energie”.

Decisamente svecchiato, il nuovo direttivo vorrebbe “cambiare rotta, adottare una nuova modalità di pensiero e di azione. Favorire il cambiamento insomma. Ecco perchè, ad esempio, abbiamo allacciato un bel rapporto con Concentrico e stiamo lavorando affinché il cantiere che a breve partirà in Corso Roma possa essere perlomeno abbellito con l’arte urbana, diventando, malgrado i disagi che creerà, un motivo di richiamo”, prosegue Alessia Serafini.

Per ridare dignità al centro infatti non servono solo eventi bensì azioni strutturate e di largo respiro: “perchè non rendere il centro più colorato? Perchè non disseminarlo ulteriormente di panchine, aiuole fiorite e alberi? Piazza Martiri è perlopiù vuota, non sfruttata, ripensarne l’arredo – conclude Alessia – potrebbe essere utile per darle nuovamente slancio”.

Carpi, propone Giancarlo Manicardi, “necessita di un nuovo concept tutto da inventare. Che città vuol essere? Per che cosa vuole distinguersi? Pensiamoci su e investiamo su brand Carpi città del…”. Una bella sfida.

Jessica Bianchi