Demis Savignano. Un’opera, un abbraccio, un aiuto per l’Ucraina

L'artista carpigiano Demis Savignano, specializzato in ritratti con biro Bic, ha realizzato l'opera “Ti mando un abbraccio” e devolverà il ricavato della vendita alla popolazione ucraina colpita dalla guerra

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Un abbraccio che forma un cuore acceso dai colori della bandiera ucraina. E’ l’opera dal titolo Ti mando un abbraccio che l’artista e designer carpigiano Demis Savignano, classe 1975, ha deciso di realizzare per dare il suo contributo a sostegno della popolazione ucraina colpita dalla guerra. “Ho realizzato quest’opera poche ore dopo lo scoppio della guerra. Sentivo l’urgenza di fare qualcosa nel mio piccolo. Per realizzarla ho mischiato tecniche pittoriche tradizionali ad altre digitali”.

A cosa ti sei ispirato per realizzarla e a chi sarà devoluto il ricavato della vendita?

“Mi sono ispirato alla poesia La luna di Kiev di Gianni Rodari e al suo semplice quanto potente messaggio: viviamo tutti sotto lo stesso cielo e abbiamo tutti la stessa voglia di vivere liberi e in pace. L’opera Bic originale su carta Ti mando un abbraccio è in vendita sul mio sito, www.demissavignano.com e l’intero ricavato sarà donato alla raccolta fondi della Regione-Emilia Romagna per l’Ucraina”.

Demis Savignano

Tornando indietro quando è iniziata la tua carriera artistica?

Adoravo il disegno a scuola e avevo una vera passione per le sfumature e i dettagli, il che mi ha portato a diventare un iper-realista da autodidatta.  Dal 2002 sono libero professionista in campo artistico. Dopo un breve corso di aerografia è iniziata una collaborazione con il maestro d’arte Claudio Mazzi (aerografista di fama mondiale) disegnando centinaia di moto per Ducati, fino ad aerografare microdisegni sui celebri accendini Zippo”.

Perchè hai scelto di disegnare con la biro Bic? Oltre alla biro quali altre tecniche utilizzi?

“Dipingo con varie tecniche, dagli acrilici ai colori ad olio, ma con il lockdown ho avuto il tempo di poter tornare a disegnare per passione e ho scelto di farlo con la Bic, perché è uno strumento che, se padroneggiato bene, permette un’immediata espressività artistica.  Lo dimostrano opere fatte a Bic di maestri del passato come Magritte e Giacometti. Ho iniziato a pubblicare le mie opere sui canali social, in particolare Facebook e Instagram, ed è stato subito evidente l’interesse delle persone incuriosite dal realismo ottenuto con questo strumento. Nel novembre del 2021, presso la galleria d’arte Space Gallery in via U. Sbrilanci n°8/A, è stata allestita la mia prima mostra personale intitolata Bic Experience, visitata da oltre 500 persone”.

Come definiresti il tuo stile? C’è un’artista o una corrente artistica a cui ti ispiri?

Non sta a me definire il mio stile, ma posso definire il mio intento: poter sperimentare come le tecniche interagiscono tra di loro. Non sarà uno stile, ma è una pratica che continuo ad esercitare, e ora che anche la tecnologia è scesa in campo artistico con gli speciali gettoni crittografici non riproducibili NFT direi che possibilità e stili siano infiniti”.

Chiara Sorrentino

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