Nuovo Ospedale: è pronta la variante urbanistica

In base alla legge regionale, la variante individua le proprietà interessate dall’esproprio nel piano particellare nel quale sono stati riportati tutti i mappali interessati e i loro proprietari, una ventina di soggetti, tra cui c’è anche il demanio per la presenza di un canale di scolo che dovrà essere spostato

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Approderà in Consiglio Comunale la variante urbanistica n° 51 per il nuovo ospedale: si tratta di un’ulteriore tappa dell’iter intrapreso dal Comune di Carpi per la costruzione della nuova struttura sanitaria e, con la sua adozione, sarà localizzata l’area e apposto il vincolo preordinato all’esproprio.

Già era stato individuato un quadrante a nord ovest del territorio comunale in sede di Conferenza territoriale sociale e sanitaria nel settembre del 2020. Nel marzo del 2021 era stato approvato il Piano di fattibilità tecnico economica all’interno del quale era contenuta l’analisi delle alternative progettuali: Lotto A posto a Nord di via Quattro Pilastri e Lotto B posto a sud della via Quattro Pilastri.

La Valutazione Ambientale Strategica a cura dello studio Airis ha messo a confronto Lotto A e Lotto B utilizzando una trentina di criteri di ordine qualitativo per rilevare le criticità idrauliche, l’accessibilità dal centro urbano, l’interferenza con le colture agricole di maggior pregio, l’inquinamento acustico e il Lotto B ha ottenuto la performance migliore: lì, nel lotto più a sud, sarà costruito il nuovo ospedale di Carpi tra la tangenziale Losi, la via Guastalla e la nuova bretella che collegherà, quando sarà realizzata (variante urbanistica n° 50), via dell’Industria con il quartiere artigianale di Fossoli.

La superficie territoriale complessiva interessata dalla modifica di destinazione di zona, da zona agricola periurbana a zona per attrezzature di interesse generale ospedaliere, è pari a 142mila mq, di cui 135mila per attrezzature sanitarie a cui si aggiungono 6mila 800 mq per le zone destinate alla viabilità.

Il nuovo ospedale occuperà una superficie di circa 44mila 800 mq mentre la superficie per le attività del poliambulatorio e dell’area distrettuale sarà pari a ulteriori 12mila mq. L’altezza dell’edificio non supererà i quattro piani fuori terra e consterà di 260 posti letto.

In base alla legge regionale, la variante individua le proprietà interessate dall’esproprio nel piano particellare nel quale sono stati riportati tutti i mappali interessati e i loro proprietari, una ventina di soggetti, tra cui c’è anche il demanio per la presenza di un canale di scolo che dovrà essere spostato. Non c’è interferenza con centri aziendali perché per la maggior parte le particelle di quella zona sono destinate a seminativo. Fra le criticità del Lotto B la presenza di un bosco, un’area forestale vincolata, censita sulla carta all’interno di uno dei lotti privati.

La variante è stata presentata alla Commissione Consiliare Ambiente e Territorio nel corso della seduta del 30 novembre e ancora una volta il Comune di Carpi ha sentito l’esigenza di ribadire la necessità di realizzare un nuovo ospedale di sostituzione in luogo della rigenerazione di quello esistente (56.670 mq) per carenza di spazi e rigidità della struttura. Una sottolineatura da oggi in poi più che superflua.

Sara Gelli

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