West Nile: un 75enne è ricoverato a Carpi

Le sue condizioni sono in miglioramento

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L’Azienda USL invita a non abbassare la guardia contro le zanzare, per contrastare la diffusione dei virus legati alla proliferazione di questo insetto. In particolare, la zanzara comune (culex pipiens), oltre ad essere particolarmente fastidiosa, può essere portatrice di infezioni, come quelle causate dal West Nile virus.

La prosecuzione degli interventi larvicidi negli spazi pubblici (a carico delle istituzioni comunali) e privati (di competenza del cittadino) e la protezione individuale restano azioni di contrasto fondamentale, a cui si aggiunge il monitoraggio con trappole entomologiche che registrano la presenza di virus – in particolare il West Nile – nelle zanzare e la loro densità: in provincia di Modena il West Nile virus è stato rilevato in diversi siti di cattura, sia in Area Nord che Centro.

Proprio in Area Nord è stato rilevato un caso di West Nile Disease, ovvero la patologia causata dall’infezione da West Nile virus, in un cittadino di 75 anni, ricoverato presso il reparto di Neurologia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi. Le sue condizioni sono in miglioramento.

Nella maggioranza dei casi le persone che contraggono il West Nile virus non mostrano alcuna sintomatologia e l’infezione passa inosservata e a completa insaputa del paziente. Nel 20% dei casi, il West Nile virus può determinare una serie di lievi sintomi, molto simili a quelli influenzali; sono invece ancora più rari (meno dell’1%) gli episodi in cui l’infezione determina dei gravi disturbi al sistema nervoso centrale, come encefaliti o meningiti. Sono questi i casi trattati negli ospedali che, in pazienti anziani o fragili, possono essere a prognosi infausta. È stato osservato che il West Nile virus ha maggiori probabilità di sviluppare un’infezione che può portare al decesso in soggetti anziani e immunodepressi dove, oltretutto, il virus può peggiorare una situazione clinica già difficile e portarli a sviluppare complicanze molto severe, anche se non strettamente collegate al virus.

Per salvaguardare la salute della cittadinanza e ridurre il più possibile la probabilità di contrarre l’infezione – spiega Giovanni Casaletti, Direttore del Servizio di Igiene Pubblica dell’Ausl –, le misure di prevenzione attualmente più efficaci sono quelle legate alle precauzioni individuali. Occorre ridurre il più possibile la presenza di zanzare negli ambienti chiusi con l’uso di zanzariere, eventualmente integrato da trattamenti con insetticidi adatti all’ambiente domestico (sempre leggendo attentamente le avvertenze). All’aperto, soprattutto nelle ore serali e notturne – prosegue – è bene indossare indumenti di colore chiaro, che coprano quando possibile anche braccia e gambe; evitare profumi, creme e dopobarba che attraggono gli insetti, e fare uso di repellenti cutanei, da applicare sulle zone del corpo scoperte. Si tratta di prodotti con efficacia di durata variabile (da 30 minuti ad alcune ore) e che quindi possono necessitare di più applicazioni, pertanto quando si sceglie uno dei prodotti in commercio, vanno verificate sulle confezioni le caratteristiche (principio attivo, concentrazione, precauzioni d’uso ecc.) e l’età minima di utilizzo”.

Tre semplici mosse da seguire per contrastare la proliferazione delle zanzare e contrastare la diffusione del virus:

1 – Curare l’ordine dell’orto o del giardino: le zanzare comuni trovano facilmente rifugio fra l’erba alta o le macchie incolte.

2 – Effettuare trattamenti larvicidi: quelli consigliati contro la zanzara tigre sono già efficaci anche contro la culex. I prodotti, chimici o microbiologici, sono acquistabili in farmacia o presso le rivendite di prodotti agricoli. È sempre consigliabile rivolgersi a personale specializzato per individuare il formulato più appropriato, evitando il fai-da-te. Opere di disinfestazione con prodotti adulticidi da parte di privati cittadini nelle aree di residenza sono fortemente sconsigliate perché, pur dando un po’ di sollievo per pochissimi giorni, sono dannosi per gli insetti utili, sono tossici per animali d’affezione come i gatti e contribuiscono a selezionare fra le zanzare quelle con maggior resistenza ai comuni insetticidi. Si ricorda che prima di trattare un’area con prodotti adulticidi è necessario mettere rigorosamente al riparo i giochi dei bambini e che è sconsigliabile la frequenza della stessa per 24-48 ore dopo il trattamento.

3 – Proteggersi sempre dalle punture: in ambienti chiusi usare zanzariere ed eventualmente insetticidi adatti (leggere sempre attentamente le avvertenze). All’aperto, soprattutto nelle ore serali indossare indumenti di colore chiaro, che coprano quando possibile anche braccia e gambe; evitare profumi, creme e dopobarba che attraggono gli insetti; usare repellenti cutanei (verificare sempre le caratteristiche – principio attivo, concentrazione, precauzioni d’uso ecc. – e l’età minima di utilizzo). Attenzione, le abitudini di culex cambiano nel corso della stagione, e verso la fine dell’estate cominciano a pungere anche al crepuscolo.

West Nile Disease

È una malattia infettiva diffusa in molte regioni dell’Africa, Medio Oriente, India, Indonesia e, con minori intensità, è presente anche in alcune zone dell’Europa meridionale. In Italia è trasmessa soprattutto dalla zanzara comune, anche se è possibile che l’infezione avvenga dopo la puntura della zanzara tigre.

Da alcuni anni la regione Emilia-Romagna ha attivato un sistema di sorveglianza sulla circolazione nei nostri territori del virus responsabile della West Nile Disease per verificare la presenza di questo agente patogeno nelle zanzare e negli uccelli (dove il virus si moltiplica), nei cavalli e nell’uomo (che possono venire infettati occasionalmente a seguito di punture).

 

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