Quest’anno la Scuola dell’Infanzia Beregario e la Scuola Primaria Pascoli hanno fatto le cose in grande e vi aspettano giovedì 20 novembre in Piazza Martiri dalle 18 per celebrare la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Indossare qualcosa di blu o portare un palloncino o una bandierina blu in quel giorno sarà un modo per partecipare e dimostrare il proprio impegno a favore del diritto a giocare, al cibo, ad avere una casa, all’accesso all’educazione, al diritto di crescere sotto la protezione di una famiglia…
Come ogni anno, le due scuole dell’Istituto Comprensivo Carpi Zona Centro hanno promosso attività didattiche e momenti di riflessione nella ricorrenza dell’anniversario dell’approvazione della Convenzione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Per l’edizione 2025 hanno deciso di aprirsi alla città e l’Amministrazione comunale ha accolto la proposta di illuminare la fontana dei Giardini del Teatro aderendo all’invito di Unicef e Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani): “un gesto istituzionale e simbolico a testimonianza dell’impegno dell’Amministrazione nel garantire e tutelare i diritti di ogni bambino e adolescente, trasformando un luogo simbolo della città in un faro di speranza e unione” spiegano le insegnanti.
Per ricordare e dare risalto a questa data, gli ospiti della Casa Residenza per Anziani “Il Carpine”, si sono uniti ai bambini della Scuola dell’Infanzia Berengario e agli alunni della Scuola Primaria Pascoli per un progetto intergenerazionale che ha già prodotto il suo primo, potente simbolo: una grande e coloratissima gigantografia intitolata “Giù le mani dai nostri diritti”.
Il progetto si è concentrato sulla riflessione sui diritti fondamentali. I nonni, custodi di una memoria storica ricca, hanno condiviso con i più piccoli il valore della dignità, della libertà e della pace, concetti fondamentali spesso dati per scontati. Le mani rugose degli anziani hanno guidato quelle piccole e desiderose dei bambini nella creazione del manifesto, trasformando l’insegnamento astratto in un gesto concreto di cittadinanza attiva.
Questo scambio non ha solo un obiettivo di sensibilizzazione, ma un profondo valore pedagogico e sociale. Per gli alunni, è stata un’opportunità unica per sviluppare empatia e rispetto verso la terza età, ottenendo una prospettiva storica e una conoscenza diretta dei diritti. Per i nonni del Carpine, queste occasioni rappresentano un momento di rinnovato vigore e un modo per sentirsi ancora attivi e custodi di un patrimonio di valori da trasmettere ai cittadini del domani.
Nella mattina del 20 novembre nonni e alunni si incontreranno nuovamente per una mattinata di riflessione e celebrazione. In questa occasione, il messaggio di unità e fratellanza sarà amplificato dalla musica come veicolo di pace. Le diverse generazioni canteranno insieme la melodia di “Non alzare la voce”, un inno al dialogo e al rispetto reciproco, a testimonianza che l’armonia deve regnare nella società.
“Vedere i nostri bambini imparare l’importanza della pace e dei diritti guidati dalla saggezza e dall’esperienza degli anziani è la lezione più bella che potessimo offrire. Loro sono il nostro passato e il nostro futuro, insieme per difendere i valori in cui crediamo”. L’ iniziativa, orchestrata con cura da scuole e casa di riposo e sostenuta dal Comune, si configura come una vera e propria lezione di vita offerta a tutta la comunità.
S.G.
