Recensione “Di che colore sono le lacrime?” di G. Scaperrotta e P. Denti, Gagio edizioni

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Recensione di “Di che colore sono le lacrime?” di Genny Scaperrotta, Gagio edizioni

Sapevi che le lacrime non sono tutte uguali?
Ce n’è una per ogni emozione. E ognuna ha il suo colore.
Le tue di che colore sono?”

Un albo illustrato che è pura poesia a partire dal titolo e dalla copertina in cui le lacrime sono rappresentate come dei petali colorati che si staccano da un fiore e volano lontano, e che approfondisce con uno sguardo leggero e attento le sfumature delle emozioni che portano a far scaturire le lacrime, troppe volte trascurate o minimizzate.

Nell’opera “Di che colore sono le lacrime?” (Gagio edizioni) scritta da Genny Scaperrotta e illustrata da Paola Denti la natura diventa sfondo e metafora perfetta per scandagliare in modo profondo e al tempo stesso delicato il significato delle lacrime. Queste ultime sono spesso date per scontate, oppure provocano a volte ansia e timore, a volte anche irritazione, sempre un certo disagio, perché sono un mondo misterioso per gli adulti che hanno rinunciato al loro potere liberatorio.

Invece ogni lacrima ha un suo perché, una sua ragione, un suo desiderio, un suo limite, un suo bisogno. Questo testo si propone di dare un nome alle lacrime dei bambini con parole, colori e immagini per esplorare le emozioni e gli stati d’animo che le generano. L’autrice dà voce ai colori interiori, poiché ognuno di noi vive in modo diverso le emozioni. Un invito a bambini e adulti a scoprire qualcosa di sé con la delicatezza di un albo illustrato.

Le illustrazioni dalle forme di ampio respiro, realizzate con pochi tratti nitidi e ben definiti, e dai colori vividi e saturi, trasmettono allegria e curiosità e invitano a guardare con gli occhi dei bambini fuori, la natura che ci circonda, e dentro, il mondo che ci anima.

Chiara Sorrentino

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