Tentano di rubare in un appartamento in zona Remesina, arrestati tre georgiani

Alle 14 un residente del condominio, insospettito da rumori anomali provenienti dal pianerottolo, ha avuto la prontezza di avvertire immediatamente il 112. La segnalazione, chiara e circostanziata, ha consentito ai militari della Compagnia di Carpi di intervenire in pochi minuti, cogliendo i sospetti praticamente sul fatto.

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Tempestivo l’intervento dei Carabinieri di Carpi che, nel pomeriggio dell’11 luglio, hanno arrestato in flagranza di reato tre cittadini georgiani, rispettivamente di 41, 33 e 32 anni, colti mentre tentavano un furto in appartamento in zona Remesina.

Alle 14 un residente del condominio, insospettito da rumori anomali provenienti dal pianerottolo, ha avuto la prontezza di avvertire immediatamente il 112. La segnalazione, chiara e circostanziata, ha consentito ai militari della Compagnia di Carpi di intervenire in pochi minuti, cogliendo i sospetti praticamente sul fatto.

Giunti sul posto, i militari hanno notato nei pressi dell’ingresso condominiale un’auto con a bordo il 32enne, che alla vista della pattuglia ha cercato di avvertire i complici al telefono, evidentemente nel tentativo di farli fuggire o farli nascondere. Il giovane è stato immediatamente bloccato dai militari, che poi si sono introdotti all’interno dello stabile.

All’interno dell’edificio, i due complici, nel frattempo allertati, avevano cercato di disfarsi degli arnesi da scasso – tra cui due piedi di porco, cinque cacciaviti, una chiave inglese e un paio di guanti – gettandoli nel vano ascensore dove si erano anche nascosti. Una manovra inutile: i Carabinieri li hanno rapidamente rintracciati e arrestati. Gli strumenti sono stati recuperati e sequestrati. I due stavano forzando la porta di ingresso di un appartamento, nel tentativo di penetrarvi.

L’intera operazione ha dimostrato la perfetta sinergia tra cittadini e Forze dell’Ordine: la prontezza della segnalazione da parte del vicino e la rapidità dell’intervento dei Carabinieri hanno impedito che il colpo andasse a segno, assicurando alla giustizia i responsabili.

I tre arrestati sono stato giudicati con rito direttissimo: a due di loro è stata applicata la custodia in carcere, il 41enne agli arresti domiciliari.

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