E’ il caso politico dell’anno. Perché al di là dei risvolti giudiziari che riguardano responsabilità individuali, c’è tutta una catena di comando che è sotto esame. “Chi ha sbagliato deve pagare, ma è evidente che al di là delle responsabilità dirette è mancato un controllo rigoroso, a tutti i livelli” hanno dichiarato il sindaco di Modena Mezzetti e il presidente della Provincia Braglia. La vicenda è quella che riguarda Amo, Agenzia per la Mobilità, una società partecipata a controllo pubblico in cui i Comuni modenesi e la Provincia hanno il 45% del capitale sociale. Si occupa di promuovere l’utilizzo del trasporto pubblico locale e ha undici dipendenti.
È stata la stessa Agenzia a denunciare l’ammanco di più di 400mila euro di soldi pubblici dal bilancio dal 2019 al 2024 portando alla luce i fatti i e sporgendo una querela di parte per truffa ai danni dello Stato al termine di un’indagine interna che ha condotto al licenziamento di una dipendente, presunta responsabile. Sono ancora in corso le indagini della Procura.
Che controlli sono stati fatti visto che si parla di soldi pubblici? Il sindaco di Modena ha parlato di “gravi falle nei controlli interni su cui dovrà essere fatta chiarezza, non solo sull’ultimo mandato dal 2022 ma anche su quello precedente, a partire dal 2019, “fermo restando che le responsabilità sono individuali”.
La sottrazione di un’ingente somma di denaro presumibilmente effettuata da parte di un dipendente è una cosa che può avvenire in qualsiasi azienda, il problema è che è stata perpetuata per diversi anni senza essere rilevata dai vertici, dal collegio sindacale e dai revisori dei conti. In attesa degli sviluppi della giustizia e mentre in Amo si lavora per rafforzare i meccanismi a tutela della società affinché episodi come questo non si ripetano in futuro, si addensano i dubbi relativi all’opportunità politica per chi era ai vertici di Amo di ricoprire ruoli di primaria importanza pubblica.
È il caso di Alessandro Di Loreto che è stato direttore dell’Agenzia per la mobilità fino al 2023 con il compito di vigilare sulle operazioni e dal 2024 è assessore all’Urbanistica del Comune di Carpi. In relazione ai controlli sui conti, “mi sentivo garantito – ha detto alla Gazzetta di Modena – dalla presenza di una società di revisione legale dei conti”.
S.G.